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Provincia, è guerra nel centrodestra reggino sul reintegro di Rao

REGGIO CALABRIA La spaccatura è ormai netta dentro al Pdl reggino. Da una parte l`ala che fa riferimento al governatore Peppe Scopelliti e ai suoi fedelissimi. Dall`altra quella degli ex forzisti v…

Pubblicato il: 25/05/2013 – 11:29
Provincia, è guerra nel centrodestra reggino sul reintegro di Rao

REGGIO CALABRIA La spaccatura è ormai netta dentro al Pdl reggino. Da una parte l`ala che fa riferimento al governatore Peppe Scopelliti e ai suoi fedelissimi. Dall`altra quella degli ex forzisti vicini al presidente della Provincia Peppe Raffa e all`ex deputato Nino Foti. L`ultimo scontro si è consumato sulla decisione dello stesso Raffa di restituire le deleghe all`assessore Gaetano Rao. Quest`ultimo si era autosospeso dall`incarico dopo che la sua azienda – la “Agrumi Gr” – aveva ricevuto un`interdittiva antimafia dalla Prefettura. La ditta aveva partecipato a un bando regionale, ottenendo uno stop. Per il prefetto, infatti, dalla valutazione dei documenti sarebbe emerso il pericolo di infiltrazioni mafiose nell`impresa. Commentando la scelta dell`assessore, il presidente della Provincia aveva spiegato che sarebbe rimasto «in fiduciosa attesa dei procedimenti amministrativi che, prossimamente dovranno essere assunti dalla competente autorità». Quel «prossimamente», che è rinviato al 17 luglio, per il presidente è diventato un tempo molto lontano. Da qui la decisione di richiamare Rao.
Una decisione, quella di Raffa, che non convince per niente Oreste Romeo, coordinatore provinciale del movimento “Scopelliti Presidente”: «Senza entrare nel merito della vicenda che interessa l`assessore Rao, al quale si augura di risolvere positivamente ed in tempi ragionevoli la vicenda che lo riguarda, il problema politico che nessun peana, nemmeno le dichiarazioni “autocertificatorie” di altri colleghi di giunta, potrà mai cancellare è di tutta evidenza e postula una perentoria alternativa. Se l`interessato, espressione fiduciaria del presidente Raffa, ha taciuto dal 10 gennaio al successivo 29 marzo 2013, egli ha minato, e non in maniera superficiale, la base fiduciaria della sua nomina, ovvero il presidente e l`assessore provinciale hanno gestito la vicenda in termini di evidente ed imbarazzante inadeguatezza. Del tutto conseguenziale, quindi, che questa sensazione sia ulteriormente esasperata nell`apprendere la notizia della restituzione della delega all`assessore Rao sul presupposto, del tutto soggettivo, di una ritenuta impossibilità di attendere i tempi della giustizia».
Nemmeno il tempo di metabolizzare l`attacco, che dal coordinatore provinciale del Pdl Roy Biasi è arrivata una replica durissima: «Il fustigatore dalla doppia morale colpisce ancora! Sembra che viva in un mondo tutto suo, dove arrivano solo le notizie che lui ama sentire e mai quelle che invece, nella cruda realtà, appaiono su tutti i giornali, con tanto di fotografie, e vengono riportate con grande enfasi, persino dall’austero Tg1». Nel mirino di Biasi, anche se non viene mai esplicitamente citato, c`è il governatore Peppe Scopelliti: «Da queste persone, in queste ore, mi sarei aspettato una presa di posizione, che purtroppo non è arrivata, avallando, pertanto, nella sostanza e nella forma, le considerazioni vaneggianti di Romeo, che allora mi viene da pensare, non sono spontanee ma probabilmente teleguidate, da chi artificiosamente vorrebbe sviare l’attenzione, che oramai si è concentrata in maniera esplosiva su situazioni che hanno messo a nudo un modello ingiustamente idolatrato, che in realtà è risultato non solo illusorio ma assolutamente falso e oltremodo dannoso». Poi, la stoccata a Romeo: «Se la logica di Romeo  è quella che  pretende le dimissioni di chi è oggetto di un procedimento amministrativo, ricordiamo a noi stessi, esclusivamente fondato su sospetti non supportati da alcun elemento di prova, che cosa dovrebbe pretendere dai suoi amici coinvolti in procedimenti penali, questi si fondati su elementi di prova e pendenti in fasi e gradi diversi di giudizio?». Conclusioni ancora di più al vetriolo: «Ora mi aspetto le reazioni palesi e occulte dei cagnolini scodinzolanti che pur di fare compiacere il padrone si metteranno in fila a firmare qualunque cosa gli verrà sottoposta per mantenere e casomai rafforzare la propria posizione nel modello di cui sopra, che fino ad ora ha retto e che purtroppo per loro volge mestamente e miseramente al termine». (0030)

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