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Cosenza, dalla residenza agli scuolabus ecco l`“Agenda Rom”

COSENZA A Cosenza è possibile affrontare la questione Rom, senza alimentare assurde paure? Come superare la situazione critica venutasi a creare nella baraccopoli di Vaglio Lise, dove 500 persone v…

Pubblicato il: 25/05/2013 – 16:37
Cosenza, dalla residenza agli scuolabus ecco l`“Agenda Rom”

COSENZA A Cosenza è possibile affrontare la questione Rom, senza alimentare assurde paure? Come superare la situazione critica venutasi a creare nella baraccopoli di Vaglio Lise, dove 500 persone vivono accampate da quasi dieci anni? Quali sono i punti deboli ed i contenuti condivisibili nel documento approvato di recente dalla maggioranza consiliare di Palazzo dei Bruzi? Esiste un’alternativa alla creazione di nuovi quartieri degradati?
Per rispondere a queste domande, negli ultimi mesi, le associazioni Confluenze, Coessenza e Sentiero non violento, il Circolo Culturale Popilia, il comitato Lav Romanò, la Ong Moci, le Piccole Sorelle e le Suore ausiliatrici, Radio Ciroma e la Kasbah hanno avviato una consultazione all’interno della comunità Rom di Vaglio Lise, e tra le famiglie “alloggiate” nel Palazzetto dello Sport di Casali. All’esito di questo lungo lavoro è stata elaborata l’Agenda Rom, una proposta di road map rivolta alle istituzioni locali, nel tentativo di pervenire ad un cammino condiviso di graduale superamento della baraccopoli di Vaglio Lise.
L’agenda sarà presentata lunedì 27 maggio alle 11 nel salone di rappresentanza del Comune di Cosenza. Hanno garantito la loro presenza il sindaco, i rappresentanti di Provincia, Prefettura, Questura, Asp e Provveditorato.
Queste, in estrema sintesi, le proposte avanzate da associazioni e famiglie rom all’amministrazione comunale ed alle autorità competenti:
«Non sono più sopportabili le attuali condizioni di vita del campo rom di Vaglio Lise – scrivono le associazioni cosentine –. Sono necessari un tavolo tecnico interistituzionale di coordinamento che dovrà essere formalizzato con relativo decreto da parte dell’amministrazione comunale» e «dovrà riunirsi almeno due volte all’anno, salvo intensificare gli incontri su richiesta di uno qualunque dei partecipanti. Nel Tavolo – spiegano – saranno rappresentati: comunità rom, amministrazione comunale di Cosenza, provincia di Cosenza, questura, prefettura, Asp di Cosenza e associazioni». Nei progetti «il Tavolo avrà il compito di fissare le modalità di un percorso che, nell’arco di 3/5 anni, dovrà portare alla chiusura del campo di Vaglio Lise prevedendo una pluralità di progetti di soluzione abitativa che dovranno tener conto delle caratteristiche del singolo nucleo familiare di riferimento».
Le 10 associazioni chiedono «in maniera urgente che entro il 2013 vengano risolti i seguenti problemi: servizio scuolabus (non è accettabile che i bambini rom debbano perdere quotidianamente due ore di lezioni  per come è strutturato il servizio di scuolabus, è una forma di discriminazione vietata da numerose norme giuridiche nazionali e internazionali), pulizia del campo di Vaglio Lise (occorre garantire un’adeguata pulizia e attenzionare la sicurezza degli abitanti del campo, l’adiacenza al fiume Crati, il grande freddo e la forte umidità, l’esposizione al caldo torrido durante l’estate, i topi che circolano liberamente nel campo sono tutti fattori che provocano diversi malesseri psico-fisici, soprattutto ai bambini) e riconoscimento della residenza (anche un campo di Vaglio Lise può essere idoneo all`iscrizione anagrafica delle persone che vi stabiliscono la residenza, indipendentemente dalle condizioni sanitarie o, più in generale, abitative, dell`area riservata a tale categoria di persone: questo caso rientra nelle ipotesi di iscrizione anagrafica “per residenza”)».
Altre proposte mirate a migliorare la vivibilità della comunità rom cosentina sono la riattivazione delle vaccinazioni, l`evento annuale del Porrajmos «come evento simbolico-culturale di valorizzazione della cultura e della memoria Rom», il regolamento per raccolta ambulante di materiale ferroso: molti rom, infatti, lo lavorano nel campo, con il rischio di incorrere in sanzioni per leggi restrittive. «Come le Province di Bolzano e Reggio Calabria – questa l`idea degli estensori dell`Agenda –, anche la Provincia di Cosenza dovrà adottare un regolamento che consenta di fare la raccolta di materiale ferroso e materiale ingombrante anche a piccoli ambulanti».
La conferenza stampa di lunedì sarà l`«occasione per un confronto aperto tra le parti interessate» e ai presenti sarà consegnato il documento definitivo, nella versione più ampia e articolata. (0070)

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