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Il qualunquismo di certa stampa

In Calabria abbiamo università prestigiose, centri di eccellenza in ogni campo, in Calabria c’è il wi-fi, la banda larga, in Calabria vediamo real-time come al Nord, in Calabria ci sono i wedding p…

Pubblicato il: 28/05/2013 – 15:39
Il qualunquismo di certa stampa

In Calabria abbiamo università prestigiose, centri di eccellenza in ogni campo, in Calabria c’è il wi-fi, la banda larga, in Calabria vediamo real-time come al Nord, in Calabria ci sono i wedding planner come a Milano, in Calabria abbiamo gusto nel vestire più che a Roma e a Milano e sapete perché? Perché nei piccoli centri ci conosciamo più o meno tutti, quindi andiamo sempre vestiti con gusto perché ci piace farci vedere ordinati e stilosi.
In Calabria le case sono arredate come le “meglio” fiere del salone del mobile di Milano, perché il Calabrese ha buon gusto. In Calabria facciamo i flash mob come a New York, o gli Harlem shake come a Brooklin. In Calabria nei locali c’è musica dal vivo di qualità e non solo tarantelle nelle sagre della soppressata. In Calabria c’è il Roccella jazz che è secondo nel genere solo all’Umbria jazz. In Calabria, se una donna è maltrattata dal marito, o semplicemente il matrimonio naufraga, chiede il divorzio come a Firenze! Sapete, non è che varcata Scalea o Rocca Imperiale le leggi non hanno più vigore.
Ci sono realtà arretrate, per carità, ma come ci sono in ogni regione d’Italia e del mondo, come ho visto realtà di cultura poco progredita anche in Germania e in Inghilterra.
Eppure, tutte queste cose, che credevo patrimonio assodato di ogni essere umano, dovrebbero conoscerle bene le note testate giornalistiche che hanno permesso la pubblicazioni delle oscenità sopra citate da parte di Francesca e Domenico.
Come hanno reso possibile la divulgazione di queste affermazioni offensive nei confronti del popolo calabrese? Si rendono necessarie dimissioni immediate e rimbombanti scuse pubbliche nei confronti di tutti i calabresi da parte del direttore e dei redattori di queste testate giornalistiche.
Quanto ai due autori di suddette agghiaccianti dichiarazioni, beh, in questo caso, sì, le loro convinzioni sono circoscrivibili molto bene in alcuni gravi fenomeni per i quali, data l’età non più scolare dei due autori, ahimè, forse non c’è più rimedio, visto che la scuola dell’obbligo è per loro passata da un pezzo: l’acriticità, il pregiudizio, il qualunquismo, la disinformazione. La rispettabilità della nostra terra non accetta ignoranza. La Calabria ha uno dei più alti livelli di istruzione universitaria d’Italia. La nostra terra, superdotata di risorse naturali e culturali, madre di geni universali di ogni scibile umano, madre di professionisti in ogni campo, madre di storia, arte, cultura, è soprattutto madre di Dignità e di Onore, valori altissimi che non sono acquisibili con nessun titolo di studio.

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