LAMEZIA TERME Nel day after alla tornata elettorale che ha interessato una serie di Comuni calabresi, i vertici regionali del Pdl brindano al successo. Lo fanno in particolare il coordinatore Peppe Scopelliti e il suo vice Tonino Gentile dimenticando tuttavia che i candidati ufficiali del Pdl sia ad Acri che a Corigliano non sono arrivati al ballottaggio. Questa comunque è la loro dichiarazione: «La tornata elettorale ha confermato che i calabresi hanno fiducia nel Pdl, un partito vivo e dinamico guidato da un gruppo dirigente in grado di interpretare le esigenze del territorio e fornire risposte adeguate. Nei quattro comuni con più di 20mila abitanti i candidati del Pdl hanno conseguito due successi al primo turno. A Locri e ad Isola Capo Rizzuto, piazze molto importanti, registriamo infatti l`elezione alla carica di sindaco rispettivamente di Giovanni Calabrese e Gianluca Bruno, a cui facciamo i complimenti e rivolgiamo gli auguri di buon lavoro. Negli altri due centri, Acri e Corigliano, il centrodestra va comunque al ballottaggio».
«Inoltre, – proseguono Scopelliti e Gentile – sono arrivate vittorie incoraggianti in tantissimi altri comuni calabresi, segno che i cittadini stanno apprezzando il nostro operato e gli sforzi compiuti per far crescere la Calabria. Questi dati confermano che il lavoro del gruppo dirigente del Pdl sta portando risultati significativi, grazie ad una politica che raccoglie le istanze provenienti direttamente dalla base e fornisce risposte importanti, in un`ottica di completa condivisione delle linee su cui operare e delle azioni da mettere in campo».
Secondo i vertici del Pdl, «in Calabria è in corso un cambiamento radicale, portato avanti dall`amministrazione regionale e dalla classe parlamentare di centrodestra con il concreto supporto dei cittadini, attraverso scelte coraggiose ed in netta discontinuità con il passato, per dare un futuro al territorio che finalmente vive una fase di rilancio. Oggi raccogliamo con estrema soddisfazione i successi ottenuti in questa tornata elettorale, ulteriore testimonianza della volontà dei calabresi a pochi mesi dal successo alle elezioni politiche, e proseguiamo nel nostro lavoro quotidiano con rinnovato ottimismo ed ancora maggiore impegno». «I cittadini – concludono Scopelliti e Gentile – continuano a darci fiducia e, pur sapendo che c`è ancora tanto da fare, andiamo avanti con determinazione e con la consapevolezza di avere il supporto della gente».
Improntato più alla prudenza il commento al voto del nuovo responsabile dell`esecutivo calabrese del Pd Giovanni Puccio. I democrat strappano il ballottaggio a Corigliano, vanno bene ad Acri ma devono fare i conti con la debacle di Isola Capo Rizzuto dove le divisioni e soprattutto il mancato sostegno dell`intero partito all`uscente Carolina Girasole hanno consentito la vittoria al primo turno del candidato del centrodestra. «Nella regione – afferma Puccio – non è così vistoso il calo dell’affluenza alle urne come sul piano nazionale. Dalle urne esce sconfitta la linea distruttiva di “5stelle” mentre premia chi ha messo nell’analisi del voto di febbraio e nelle scelte compiute per il governo del paese il profilo della responsabilità e la tensione unitaria per coalizzare le forze che vogliono portare il loro contributo per combattere gli effetti più devastanti della crisi drammatica che attraversa la Calabria e il mezzogiorno. Nei quaranta comuni che hanno votato nella regione il Pd non solo mantiene le proprie postazioni di governo ma riesce ad andare oltre».
Puccio è convinto che le performance migliori si ottengono laddove «il ruolo del Pd e la sua funzione ha stimolato l’impegno di forze civiche che hanno risposto a tale esigenza. Basti vedere i risultati di alcuni dei Comuni più significativi: Castrolibero, Bonifati e Acri nel Cosentino; Strongoli, Petilia Policastro, nel Crotonese; Guardavalle e Santa Caterina, insieme ad altri cinque comuni confermati nel Catanzarese; tre Comuni su quattro del vibonese Dinami, Polia e Gerocarne. Ben oltre la metà dei Comuni nei quali si è votato sono riconducibili al centrosinistra»
«Nei Comuni superiori ai 15mila abitanti – conclude Puccio –, a partire da Corigliano, dove in una competizione tra le più frammentate (ben 12 candidati a primo cittadino), dove il consiglio comunale è stato sciolto anticipatamente per infiltrazione mafiosa il centrosinistra va al ballottaggio. In quella realtà si apre un’altra partita. Il voto del primo turno consegna uno spazio elettorale su cui il centrosinistra e il candidato a sindaco Torchiaro possono avere ampi margini di sintesi e di rapporto positivo. Più che al passato, che ha prodotto difficoltà e limiti incontestabili, oggi Corigliano deve guardare al suo futuro e Torchiaro rappresenta la soluzione possibile per cambiare rotta». (0030)
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