REGGIO CALABRIA La gestione dei fondi comunitari per la Calabria va male e la giunta Scopelliti ha dovuto accettare “l’affiancamento” per il suo corretto utilizzo. E’ quanto sostiene, in sintesi, il consigliere regionale del Pd, Mario Maiolo che, in una nota, commenta il “commissariamento” della Regione in materia di fondi Ue. Una scelta obbligata che, secondo l’esponente democrat, poteva essere accolta prima quanto cioè era stata offerta alcuni mesi addietro dal ministro Barca. «In sostanza – afferma Maiolo – il presidente Scopelliti e l`assessore Mancini hanno dovuto decidere di riporre nella credenza (si chiama così la dispensa per gli alimenti) la famosa “pietra di sale” tanto cara a Mancini, sempre ostentata sui tavoli delle conferenze stampa contro i “menagrami” (che saremmo noi) che dicevano che la gestione dei fondi comunitari in Calabria era ritornata ad andare male». Una situazione negativa che, commenta l’ex assessore regionale alla Programmazione, «dispiace per la Calabria e per i calabresi. Così come ci dispiace che in commissione consiliare e in consiglio abbiamo più volte chiesto, e ci siamo anche offerti, di lavorare in modo diverso sulla gestione dei fondi comunitari, riformulando i programmi e non solo i piani finanziari, far collaborare le diverse strutture della Regione, evitando i conflitti interni che sono stati un cattivo biglietto da visita per la Commissione europea. Richieste rimaste inevase e, anzi, ripagate con invettive e infondata sicumera». Per questo l’esponente democrat chiede di «cambiare registro. Il presidente Scopelliti e l`assessore Mancini – conclude – vengano in commissione consiliare a lavorare per individuare tutti gli interventi che il consiglio può mettere in campo per scongiurare l`infausta prospettiva della perdita di risorse e, soprattutto, la perdita di credibilità nei confronti del governo nazionale e della Commissione europea». (0090)
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