«Ieri sono stata al funerale della piccola Fabiana Luzzi, e sono rimasta sconvolta dalla disperazione della folla immensa presente». Così il ministro delle pari opportunità Josefa Idem ai microfoni di “Prima di tutto” su Radio 1. «Bisogna prevenire questi fenomeni, è una questione culturale, di come viene percepita la donna, il suo ruolo. Siamo terribilmente in ritardo da questo punto di vista, parliamo tanto ma poi non facciamo le cose giuste. Sì, è vero – ha precisato il ministro – ho chiesto perdono per tutte le donne uccise, perché la politica deve fare di più. Dal primo momento in cui mi sono insediata, ho parlato di una task force che supporti l`azione del governo, e occorre coordinare un`azione che investa anche la comunicazione, i mass-media, per far sì che il fenomeno sia combattuto nel modo piu efficace».
«Il Parlamento è al lavoro in questi giorni per la ratifica della Convenzione di Istanbul che prevede regole chiare e ferree, per tutti i Paesi firmatari di questa convenzione, per quanto riguarda la lotta al femminicidio – ha sottolineato Idem -. Noi siamo il quinto Paese che firma, dovranno farlo altri dieci, ma noi consideriamo la ratifica un faro per quanto riguarda le nostre azioni in materia di lotta al fenomeno. Tutta l`Europa è in ritardo, perché vista la diffusione del fenomeno della violenza sulle donne, evidentemente la nostra azione non è stata efficace». (0030)
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