Palazzo Alemanni “salva” le scuole di specializzazione dell`università di Catanzaro. La giunta regionale ha deciso di attivare i contratti aggiuntivi di formazione specialistica. Sventato il rischio accorpamento, quindi, per i corsi di Igiene e medicina preventiva, Malattie dell’apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitativa, Oftalmologia e Oncologia medica. Le scuole per l’anno accademico 2012/2013 hanno ottenuto solo due contratti statali e, quindi, erano al di sotto della soglia minima di tre iscrivibili per corso. L’intervento della Regione, quantificato in 125mila euro permette che queste scuole di specializzazione continuino ad operare nella sede di Catanzaro, all’interno del campus universitario di Germaneto. Tale possibilità era contemplata dall’accordo in Conferenza Stato-Regioni che appunto prevedeva l’eventuale apporto finanziario delle Regioni per colmare il divario tra fabbisogno e numero di contratti statali.
Con la stessa delibera, la Giunta regionale ha stabilito che il dipartimento Bilancio provvederà, con la legge di assestamento del bilancio regionale, a stanziare la restante somma necessari pari a 543mila euro, di cui 515 destinati al finanziamento per gli anni successivi e 28mila euro a integrazione della somma già stanziata per la scuola di specializzazione in ostetricia e ginecologia.
La richiesta di un intervento regionale era stata avanzata dal rettore Quattrone con due successive note del 30 aprile e del 3 maggio scorsi.
È stato l’assessore regionale Domenico Tallini, incaricato dal presidente Scopelliti a seguire l’iter della delicata pratica, a darne notizia al rettore Aldo Quattrone e al sindaco Sergio Abramo. In serata, il sindaco Abramo, il rettore e l’assessore Tallini hanno diffuso una dichiarazione congiunta con la quale «non nascondono la soddisfazione per l’intervento finanziario della Regione che ha scongiurato la chiusura in sede delle scuole di specializzazione con meno di tre iscrivibili, situazione che avrebbe indebolito la struttura della facoltà di medicina e nello stesso tempo provocato seri disagi agli specializzandi calabresi, costretti a seguire la specializzazioni presso altre sedi universitarie». «L’università “Magna Graecia” – prosegue la nota – rischiava di pagare un prezzo molto alto ai drastici tagli imposti dal ministero dell’Economia e delle finanze che, con nota del 28 marzo scorso, ha reso noto che le risorse finanziarie disponibili stanziate per la formazione specialistica di medici per l’anno accademico 2012-2013 consentivano il finanziamento complessivo di 4.500 contratti per il primo anno di corso, a fronte dei 5mila stanziati per l’anno 2011. Riteniamo di dovere ringraziare il presidente Scopelliti per avere colto il pericolo di un indebolimento della nostra facoltà di medicina e di avere attivato il finanziamento dei contratti aggiuntivi di specializzazione. Si tratta di una risposta seria e concreta che viene data non solo all’Ateneo, ma anche e soprattutto ai giovani specializzandi e alle loro famiglie che avrebbero dovuto sopportare enormi sacrifici per seguire i corsi in altre città».
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