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Pirotecnica, piccante e danzereccia: ecco la Calabria degli «eventi»

La Calabria degli «eventi» è pirotecnica, piccante e danzereccia: stereotipo? No, numeri. È l`idea che ci si fa scorrendo l`elenco delle manifestazioni finanziate dalla Regione Calabria con la Line…

Pubblicato il: 30/05/2013 – 21:09
Pirotecnica, piccante e danzereccia: ecco la Calabria degli «eventi»

La Calabria degli «eventi» è pirotecnica, piccante e danzereccia: stereotipo? No, numeri. È l`idea che ci si fa scorrendo l`elenco delle manifestazioni finanziate dalla Regione Calabria con la Linea di intervento 5.2.3.1. del Por Calabria (Fesr 2007/2013). Si tratta dei 32 «eventi culturali storicizzati» presenti in preinformazione nelle graduatorie riferite al biennio 2013-2014 e pubblicate oggi sul sito della Regione Calabria.
La manifestazione più virtuosa in fatto di punteggio (74,75, ovvero 4 punti e mezzo sopra la seconda, anch`essa lametina: la stagione concertistica di Ama Calabria) è il “Lamezia summertime” del Comune della Piana, cui viene assegnato il massimo contributo richiesto (59mila euro) per ognuna delle annualità coperte. A seguire, due caselle accomunate da settore (teatro) e territorio (Cosenza): la “Primavera dei teatri” di Scena Verticale – in scena proprio in questi giorni a Castrovillari – e “Famiglie a teatro” del Centro Rat ottengono 200mila euro totali per il biennio. Un sospiro di sollievo per la cooperativa attiva da oltre trent`anni e che proprio nei mesi scorsi aveva paventato il rischio di abbandonare mestamente la scena (c`è da dire però che la manifestazione finanziata è ospitata dal “Morelli” e non dall`“Acquario”, struttura contro la cui chiusura era partita nei mesi scorsi una mobilitazione web). Stessa “boccata d`ossigeno” per il Politeama di Catanzaro: boccheggiante quanto a gestione (e cartellone) della struttura in un capoluogo di regione sempre più “inaridito” dal punto di vista dei consumi culturali, la Fondazione ottiene 195mila euro per il biennio 2013-2014 (“I luoghi ritrovati” è il sesto evento in classifica, con 67 punti).
Nei “quartieri alti” della classifica anche “Le strade del paesaggio” (Provincia di Cosenza), quinto punteggio più alto (68,25) ma finanziamento non al top (inferiore ai 150mila euro totali).
Per la Varia di Palmi e i suoi «500 anni di storia nella prospettiva Unesco» 200mila euro, esattamente la cifra che porta a casa la Show Net del promoter lametino Ruggero Pegna con i suoi inossidabili “Fatti di musica” (e quasi quanto per il Peperoncino jazz festival dell`associazione culturale Picanto: 199mila e 800 euro).
Nella prima metà della classifica, l`arte è rappresentata dalle mostre del centro Capizzano di Acri (192mila euro) e dal premio letterario catanzarese “Parole nel vento” (oltre 113mila, parliamo sempre del biennio).
A parte la “Festa delle invasioni” a Cosenza (vedi articolo allegato), altre due manifestazioni storiche – che negli ultimi anni avevano dato vita a una vera e propria “disfida del tamburello” interprovinciale accavallandosi curiosamente sull`asse jonico – entrano nell`empireo dei finanziamenti: il “Tarantella power” di Badolato (97mila euro ad annualità) e la XV edizione del Kaulonia tarantella festival (punteggio più alto – 61,25 – ma finanziamento inferiore di 38mila euro totali nell`arco del biennio). Se si aggiunge il “Paleariza” dell`area grecanica (100mila euro), ci confermiamo una regione più “tarantellofila” della Puglia.
Ma i campioni assoluti (quelli cioè che si aggiudicano 100mila euro e più) sono i ragazzi di Creativa Mente, associazione di Belvedere Marittimo (Cosenza) che con le loro “Note di fuoco” si aggiudicano ben 208mila e 800 € fino al 2014: spettacoli pirotecnici che di certo i grandi esclusi non potranno condividere, causa scopertura finanziaria (i primi tre) o punteggio insufficiente. Tra i 62 eventi «ammessi non finanziabili», ne spiccano di storici: si va dal Premio Mia Martini (terzo dei “non eletti”, se così si può dire, «per esaurimento delle risorse disponibili») al festival internazionale di poesia inedita “Il Federiciano” di Rocca Imperiale (che l`anno scorso ospitò, anche se virtualmente, il mito della beat generation Ferlinghetti), dal “Pentedettilo film festival” (il cui nome è legato indissolubilmente a quello del compianto maestro De Seta) a “Silainfesta”, da “Catonateatro” e “Festivart” (pietre miliari tra Reggio e l`Unical) giù giù fino al festival di canzoni d`autore “Una casa per Rino Gaetano”, al “Calafrika music festival” dell`entroterra catanzarese fino al confinante “Jazz&Vento” di Cortale. (0070)

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