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Arrestato il latitante Alati Leader della "banda del buco"

È finita la latitanza di Cristoforo Adorno Alati, il trentaquattrenne reggino ritenuto dagli inquirenti elemento di vertice di un`organizzazione criminale dedita alla perpetrazione di rapine e furt…

Pubblicato il: 05/06/2013 – 10:54
Arrestato il latitante Alati Leader della "banda del buco"

È finita la latitanza di Cristoforo Adorno Alati, il trentaquattrenne reggino ritenuto dagli inquirenti elemento di vertice di un`organizzazione criminale dedita alla perpetrazione di rapine e furti. La polizia di Stato di Reggio Calabria, in collaborazione con quelle di Milano, Genova e Imperia, lo ha arrestato presso il valico di frontiera di Ventimiglia, attraverso il quale stava tentando di rientrare in Italia dopo una permanenza a Santo Domingo.
Nome noto della Reggio bene, Alati è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla perpetrazione di rapine e furti, nonché – precisa una nota – per porto e detenzione abusiva d`armi. Per i pm della Procura reggina, è lui il capo della “banda del buco” responsabile di almeno quattro rapine, tra il 2010 e il 2011, presso le gioiellerie Versace, Laura Gioielli e Giordano, a Reggio Calabria, e la gioielleria Nicosia di Milazzo, in Sicilia.
Una banda con ruoli e compiti perfettamente individuati dagli inquirenti grazie anche alle rivelazioni del pugile reggino Graziano Calabrò, conosciuto come il “piccolo Tyson” di Sant`Alessio d`Aspromonte, arrestato durante le indagini perché trovato in possesso di due pistole. Armi che il giovane campione, per alcuni anni divenuto l’autista tuttofare di Alati, aveva da lui preso in consegna e che su sua richiesta custodiva a casa della sua fidanzata dell’epoca, oggi divenuta sua moglie.
Alati ha vissuto a Santo Domingo dal giorno della sua fuga fino a ieri sera. L`uomo, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla squadra mobile reggina e dirette dal procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e dal pm Luca Miceli, si era reso immediatamente irreperibile il 29 novembre 2012 quando, con l`operazione denominata “Rolex”, erano stati arrestati gli altri sette componenti la banda, ed era subito fuggito a Santo Domingo. Dalle intercettazioni è poi emerso che, con l`aiuto dei familiari, Adorno Alati sarebbe rientrato in Italia nei primi giorni di giugno facendo scalo prima all`aeroporto di Bruxelles e poi in quello di Nizza per evitare di sbarcare direttamente in Italia dove era ricercato.
A prenderlo all`aeroporto francese sarebbe andato il padre con un`auto a noleggio. Gli investigatori della squadra mobile di Reggio Calabria, con l`aiuto dei colleghi lombardi e liguri, hanno organizzato un servizio di appostamento che nel tardo pomeriggio di ieri ha consentito l`arresto del latitante alla frontiera di Ventimiglia. Adorno Alati, oltre ad essere considerato il capo della banda, è accusato di avere partecipato personalmente alla rapina compiuta il 5 febbraio 2011 ai danni della gioielleria Versace di Reggio e a quella del 21 febbraio 2011 ai danni della gioielleria Nicosia di Milazzo (Messina). In entrambe le occasioni i rapinatori avevano minacciato i titolari con armi che, secondo l`accusa, erano state acquistate illegalmente da Adorno Alati. (0070)

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