REGGIO CALABRIA «Anche spingendo a favore della realizzazione di nuovi impianti è possibile fare crescita economica». Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenendo a Reggio Calabria al convegno “Calabria lo sport che vorrei”, organizzato dal Coni regionale in occasione della consegna alla città della bandiera di “Città europea dello sport per il 2013”, assegnato dall`Ances, l`Associazione Capitale Europea dello Sport. È stato il presidente Aces Gian Francesco Lupattelli a consegnare la bandiera a Carmelo La Paglia, componente la triade commissariale al Comune di Reggio Calabria. «Io – ha detto Malagò – non legifero. Non c`entro niente con quello che succede in questo Paese per sistemare il problema dello sport come voi lo intendete. Lo sport ha bisogno di due posti: di un casa, intesa dal grande stadio alla palestra ricavata in un seminterrato e dei grandi eventi. E per i grandi eventi occorre progettare, investire. Nella scuola è un altro disastro, generato da una sotto cultura e da una incultura che ha imperversato negli ultimi 30-40 anni, ma che nonostante tutto ha permesso di fare grandi cose, tanto che oggi ci troviamo davanti al dilemma se è meglio sistemare e rammodernare quello che c`era oppure buttare giù tutto e fare nuovi impianti in linea con le regole dei tempi che viviamo». Malagò ha parlato di «amarezza» nel sapere che il palazzetto dello sport di Pentimele, oggi PalaCalafiore è chiuso da più di un anno. «La stessa cosa è accaduta a L`Aquila – ha detto Malagò – dove un palazzetto è chiuso non per il terremoto, ma da due anni prima. E la stessa cosa avviene a Milano, con il Pala Vigorelli, Palazzo dello Sport e la piscina di Viale Mecenate. Come si può pensare di sostenere lo sport se questo aspetto degli impianti non si sistema». Il presidente del Coni ha promesso una sua nuova visita in Calabria entro l`anno, ma ha chiesto al presidente regionale Praticò una mappatura di tutti gli impianti esistenti. «In Consiglio regionale – ha concluso Magarò – è stata approvata un legge, sulla quale c`é qualche passo in avanti. Ma senza finanziamenti è come se non fosse mai stata approvata. Abbiamo il dovere di dare risposte certe a problemi certi. Altrimenti finisce come la legge sugli stadi, quella per gli impianti di base, rimasta impantanata nei meandri del Parlamento».
Mentre il vicepresidente del consiglio regionale, Alessandro Nicolò ha tenuto a precisare che «lo sport è un comparto che al pari di altre realtà può concorrere allo sviluppo, e per questo ritengo debba essere attenzionato, per quello che è giusto che sia in un territorio difficile come quello calabrese». Nicolò ha definito «un momento importante, per Reggio e la Calabria, lo svolgimento in riva allo Stretto, dopo Praia a Mare e Scilla, dei “Giochi del mare 2013”, perché lo sport è in grado di aiutare molto il nostro territorio, così come sta facendo con la città di Reggio che insignita del trofeo di «città europea dello sport 2013, ha modo di farsi conoscere a livello internazionale». «Da operatore della politica – ha concluso Nicolò – che ispira il suo impegno ai principi nobili della vita, per una crescita strategica e di qualita` della nostra regione, non posso tralasciare i valori etici dello sport, che ritengo sia una componente estremamente importante per la crescita e la coesione sociale». (0090)
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