CATANZARO Una battuta pepata, di quelle che piacciono tanto al sindaco di Firenze, tira in ballo Nico Stumpo e fa saltare dalla sedia il commissario dei democrat calabresi Alfredo D`Attore.
Intervistato nel corso della “Repubblica delle Idee”, Matteo Renzi risponde scherzando alla domanda che riguarda un eventuale incarico a Nico Stumpo per fissare le regole del congresso del Pd. «Spero sia una battuta – dice Renzi – altrimenti è come proporre Dracula alla guida dell`Avis».
A stretto giro arriva la replica di Alfredo D`Attore, entrato da pochi giorni nella segreteria nazionale del Partito democratico.
«Talvolta Renzi, – dice D`Attorre – nel suo tentativo di essere sempre simpatico e brillante, incorre in qualche infortunio. È il caso della battuta infelice su Nico Stumpo e le regole congressuali». «Negli anni scorsi – prosegue il deputato del Pd – Stumpo è stato con serietà e passione il dirigente organizzativo di un partito che ha perfino modificato lo Statuto pur di consentire a Renzi di concorrere alle primarie. Primarie a cui hanno partecipato più di tre milioni di cittadini e che al ballottaggio Renzi ha perso per oltre venti punti percentuali, non certo per le regole applicate da Stumpo». «Andiamo verso un Congresso in cui certamente Renzi sarà ancora protagonista nelle forme che riterrà e che altrettanto certamente vedrà un confronto serrato tra piattaforme politiche alternative – conclude D`Attorre –. È bene che questo confronto possa svilupparsi senza alimentare diffidenze preventive sulle regole e veti sul piano personale, in modo che ci si possa tutti concentrare sul merito politico e sulle diverse visioni del partito e dell`Italia». (0090)
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