LAMEZIA TERME Il Movimento 5 Stelle ha un nuovo capogruppo al Senato. Si tratta di Nicola Morra, genovese di nascita ma cosentino di adozione. Nella città dei Bruzi Morra ha messo su famiglia e da anni è professore di Storia e filosofia al liceo Classico “Telesio”. Il senatore calabrese è stato eletto oggi dall`assemblea del gruppo con 24 voti mentre il suo contendente, Louis Orellana, ne ha raccolti 22. Due le schede bianche.
In diretta streaming, prima della votazione, Orellana e Morra si sono scambiati complimenti e pacche sulle spalle. Con quest`ultimo a smorzare i veleni e le tensioni della vigilia: «Louis è dialogante ma anche integralista, e io sono integralista ma anche dialogante. Così i giornalisti sono contenti». Prima della comunicazione dell`esito delle votazioni, Morra ha annunciato: «Io e Louis abbiamo fatto un patto, un inciucio. Comunque vada a finire andiamo tutti, una sera, a berci una birra». Poi, a risultato della consultazione acquisito, l`onore delle armi a Orellana: «Louis sarebbe stato certamente un capogruppo migliore di me». Nel suo brevissimo discorso di insediamento Morra ha citato il motto usato da un suo amico calabrese impegnato nel mondo del volontariato: «Solo se servi, servi» e fatto appello all`unità del gruppo dei senatori grillini: «Qui non siamo un leader e 52 gregari ma semplicemente 53 fratelli».
Il nuovo capogruppo, 50 anni, sposato e padre di figli racconta di sé: «Credo nella forza paziente del dialogo. Non mi piace alzar la voce. Ho dei riferimenti importanti in Platone, Augustinus, Kant, Husserl, Arendt, Jonas. Oggi in Italia mi piace soprattutto rapportarmi ad una filosofa, Roberta De Monticelli, perché ha avuto il merito di dire pane al pane e vino al vino anche quando sarebbe stato vantaggioso per lei tacere. “Osare la speranza” è il motto del compianto don Andrea Gallo, mi sembra che incarni al meglio l`ostinazione con cui trasferendomi da Roma, oltre 20 anni fa, sebbene non abbia origini calabresi, ho deciso di osare anche in Calabria».
Attivista del Movimento e dei Meet Up da tre anni, a Palazzo Madama è attualmente vicepresidente della prima commissione permanente Affari costituzionali.
IL RAPPORTO CON I MEDIA Ai giornalisti che gli chiedevano quale sarà il rapporto che il nuovo capogruppo avrà con la stampa, Morra ha risposto: «Porteremo avanti dei correttivi: siamo qui tutti per fare meglio. Nostri sbagli? Sono certamente inferiori a quelli di chi ha portato il Paese allo sbando. Ad esempio – aggiunge – ci vuole maggiore efficacia quando ci si rapporta alla stampa. Spesso i media hanno distorto quel che facciamo. Cercheremo di studiare nuove strategie comunicative». Quanto alle divisioni interne, per Morra è più corretto parlare di confronto: «Scontro significa far emergere posizioni non dominanti pur restando uniti nella condivisione di valori. Sui metodi poi si può discutere. Ad esempio sull`elezione di Grasso ci siamo confrontati ma poi abbiamo superato quella impasse».
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