CATANZARO Con uno stanziamento di 56 milioni di euro, a valere sulla riprogrammazione del Por Calabria Fesr 2007/2013, nell`autunno del 2012 la Regione Calabria – informa una nota dell`ufficio stampa della giunta – ha elaborato la proposta di rimodulazione del Por Calabria Fesr 2007/2013, per mettere a disposizione del Piano di azione coesione, le risorse necessarie per attivare questo importante strumento atteso dalle piccole e medie imprese dei territori interessati. Il 19 marzo 2013, è stato firmato il Decreto attuativo che individua 44 aree, tutte al Sud, divise tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, per un totale di 377 milioni. In Calabria le città selezionate sono sette (Crotone, Lamezia Terme, Rossano, Corigliano, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia) le cui aziende insediate saranno interessate dalle agevolazioni fiscali. Le Zone franche urbane (Zfu) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita, dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle Zfu sarà favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale e con potenzialità di sviluppo inespresse. Gli incentivi e le agevolazioni, nonché le modalità e i termini delle agevolazioni saranno concesse secondo il regime “de minimis”, con tetto cioè fissato a 200mila euro. «Il 27 maggio – ha detto il presidente della Regione Scopelliti – la Commissione europea ha adottato la decisione comunitaria di approvazione della rimodulazione del Por e pertanto sono ad oggi disponibili le risorse per finanziare le misure di defiscalizzazione previste dal Decreto in favore delle imprese nelle zone franche. Adesso le risorse ci sono, le ha investite direttamente la Regione, l`auspicio è che presto vengano pubblicati i bandi da parte del ministero allo Sviluppo economico per consentire alle imprese, soffocate dalla morsa della crisi, di presentare istanza». (0050)
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