Alla fine la questione l`ha presa a cuore un deputato 5 stelle originario di Cormano, nel Milanese, allarmato per il potenziale impatto ambientale della discarica privata realizzata a Scala Coeli, nel Basso Jonio Cosentino. Massimo De Rosa, vice presidente della commissione Ambiente, ha infatti presentato un`interrogazione parlamentare, sottoscritta da tutti i parlamentari calabresi del M5s e anche da altri di altre regioni. L`atto, depositato ieri in commissione Ambiente, ha lo scopo di accertare se le attività dell’impianto per “rifiuti speciali non pericolosi” di proprietà della Bieco Srl «siano conformi alle leggi e tali da mettere al riparo la popolazione ed il territorio, altrimenti esposti ad un gravissimo rischio ambientale».
L’impianto si trova in località “Pipino” ed è stato realizzato tra il 2009 e il 2010. La discarica teoricamente è pronta, ma sul territorio ci sono molti sindaci che si oppongono al progetto, così come moltissimi cittadini che si sono organizzati in comitati. A muoverli è la convinzione che non sia quello il luogo adatto per una discarica che, tra l’altro, essendo di modeste dimensioni, non risolverebbe il problema dei rifiuti che soffoca tutto il Basso Jonio cosentino. L`area rientra nel Consorzio di tutela e valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva “Dop Bruzio”, dunque ospita colture protette. Poi c`è un torrente, un affluente del Nicà, che passa proprio a pochi metri dalla discarica. E poi c’è la strada: un sentiero interpoderale, di competenza del comune di Scala Coeli, su cui la Bieco ha costruito le opere accessorie della discarica. Per il Comune si tratta di costruzioni abusive che vanno demolite. Infine, l’unico accesso al sentiero comunale che porta alla discarica avviene tramite la strada provinciale n. 6 (Umbriatico-Grisica-Ponte Sorvito) su cui c’è il divieto totale di transito decretato dalla Provincia di Crotone con ordinanza n. 4 del 2004, tuttora in vigore.
«Tale discarica – afferma De Rosa – è stata costruita con gravi difformità rispetto a quanto previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, difformità documentate da una nota della Provincia di Cosenza, settore Difesa del suolo e Protezione civile, dal parere sfavorevole del Dipartimento Agricoltura, foreste e forestazione della Regione Calabria e dalla relazione di ispezione Arpacal Il 20 maggio scorso – prosegue il vicepresidente della commissione Ambiente – la Bieco srl, contravvenendo all’ordinanza n. 5 del 19/05/2013 del sindaco di Scala Coeli, ha avviato le proprie attività, facendo transitare i propri mezzi carichi sull’unica via di accesso alla discarica, costituita dal tratto di strada comunale Capoferro/Cordarella, un sentiero di campagna trasformato in una pista mediante l’esecuzione di lavori abusivi e di conseguenza non collaudati. Siamo seriamente preoccupati – conclude il deputato – poiché tale condotta rappresenta un serio pericolo per l’incolumità pubblica e privata e per il probabile disastro ambientale che si potrebbe arrecare, considerando che il tutto avviene a soli 4 Km dal mare Jonio. Inoltre la discarica si inserisce con violenza in un contesto agricolo di pregio (Dop Bruzio per l’olio e Doc Cirò per il vino, coltivazioni biologiche) in dispregio alle leggi nazionali e comunitarie (decreto legislativo n.36/2003 Capo 2.1 “Ubicazione”), pertanto auspichiamo che vengano realizzati dei controlli approfonditi e presi i provvedimenti necessari alla tutela ambientale, sociale, sanitaria, economica e paesaggistica del territorio».
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