LAMEZIA TERME Peppe Scopelliti corre ai ripari. Il rischio di passare un`estate politica rovente dopo che la fronda all`interno del Pdl si va allargando giorno dopo giorno è alto e allora meglio frenare sul nascere ogni forma di emorragia. Per questo motivo il governatore e coordinatore regionale del partito ha dato appuntamento a tutti i coordinatori provinciali per lunedì mattina a Catanzaro. «Sarà in quella sede che tutti i nodi venuti al pettine saranno affrontati», si affretta a spiegare uno dei fedelissimi del presidente. La convocazione è partita nella giornata di ieri dopo che Scopelliti ha preso atto del malcontento che va prendendo piede in ampi settori del suo partito. Mercoledì l`attacco del coordinatore reggino Roy Biasi, venerdì quello del capogruppo pidiellino alla Provincia di Cosenza Mario Russo. Ieri, infine, le bordate dell`ex consigliere regionale (sebbene alle ultime politiche si sia candidato con il Centro democratico di Tabacci e Fuda) Ottavio Tesoriere. Attacchi frontali che, evidentemente, hanno lasciato il segno. Tanto da spingere Scopelliti (in realtà la convocazione dei coordinatori porta la firma anche del numero due del Pdl Tonino Gentile) a riunire i responsabili provinciali del partito per un`analisi della situazione politica. Ufficialmente si procederà a un`analisi del voto delle ultime amministrative ma è chiaro che il discorso toccherà anche il tema caldo delle critiche al governatore-coordinatore e quello della crisi politica scoppiata al Comune di Cosenza.
Scopelliti è sempre convinto a rivendicare anche come «proprie» le vittorie ottenute da Giuseppe Geraci a Corigliano Calabro e da Nicola Tenuta ad Acri. Certo, sarà un`operazione non semplice convincere tutti della bontà di questa tesi. Geraci e Tenuta, infatti, pur essendo vicini al centrodestra, non sono stati sostenuti dal Pdl né risultano essere iscritti al partito di Berlusconi.
Fari accesi pure sulla riorganizzazione complessiva del partito. A Roma il Cavaliere è sempre più convinto a riportare in auge Forza Italia. Le novità principali riguardano l`organizzazione sul territorio: il partito tornerà ad avere una forma leggera sulla scorta dell`esperienza (felice) forzista. Nell`immediato dovrebbe partire l`abolizione dei coordinatori regionali: saranno sostituiti da procacciatori di fondi. Il piano, messo a punto stavolta dal tesoriere Rocco Crimi e da Sandro Bondi, prevede la nuova figura dei coordinatori a budget, ognuno di loro sarà confermato se avrà raccolto un tot di euro. In buona sostanza, ogni coordinatore dovrebbe farsi carico del fund raising per gestire le strutture locali. I criteri stabiliti sono piuttosto rigidi e sono state addirittura previste delle tabelle con la quantificazione degli obiettivi di fondi da raccogliere per ogni regione.
Chi ha avuto modo di parlarci racconta che Scopelliti sia «nettamente contrario» a questo tipo di impostazione. E per questo avrebbe già messo in preallarme i vari Gasparri, Cicchitto e Fitto, che vorrebbero mantenere una forma di partito tradizionale.
Il coordinatore calabrese, però, dovrà fare i conti anche con il problema dell`organigramma del partito. Se a livello nazionale continuano le pressioni dei falchi per un “riequilibrio” ai vertici del Pdl, visto che Alfano viene considerato troppo preso dal suo triplo incarico (vicepremier, ministro dell`Interno e segretario di partito), la stessa cosa avviene su scala regionale dove Scopelliti si trova nelle stesse condizioni di Alfano (governatore della Calabria, segretario regionale del partito e leader del movimento “Scopelliti Presidente”). Tonino Gentile (non ingannino le dichiarazioni ufficiali), Pino Galati e Nino Foti sono già al lavoro per chiedere un cambio di passo alla guida del Pdl calabrese.
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