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Pdl, i fedelissimi rinnovano la fiducia al duo Scopelliti-Gentile

CATANZARO «Non daremo spazio alle voci fuori dal coro. Il partito è compatto è oggi se n`è avuta una plastica dimostrazione». La voce soddisfatta è quella di uno dei protagonisti del summit del Pdl…

Pubblicato il: 17/06/2013 – 17:54
Pdl, i fedelissimi rinnovano la fiducia al duo Scopelliti-Gentile

CATANZARO «Non daremo spazio alle voci fuori dal coro. Il partito è compatto è oggi se n`è avuta una plastica dimostrazione». La voce soddisfatta è quella di uno dei protagonisti del summit del Pdl calabrese, che accetta di parlare solo dopo la garanzia dell`anonimato. Quattro ore di discussione, nella sede del partito catanzarese, per ribadire «pieno sostegno» all`operato del coordinatore Peppe Scopelliti e del suo vice Tonino Gentile. C`era bisogno di serrare le fila dopo le tensioni delle ultime ore (le critiche dei vari Caputo, Biasi e Russo, evidentemente, hanno lasciato il segno) che hanno mostrato come la compattezza del Pdl sia tutt`altro che un fatto acquisito.
A giudicare dai toni usati dai protagonisti della lunga riunione, verrebbe da dire che Scopelliti e Gentile hanno raggiunto il loro obiettivo. Certo, residuano i dubbi su chi avrebbe potuto alzare le barricate dal momento che la totalità dei partecipanti al summit (al quale, come annunciato, non si è presentato il reggino Roy Biasi) può essere collocata nella schiera dei fedelissimi del duo Scopelliti-Gentile. I due, almeno per il momento, fanno fronte comune ma c`è chi giura che le ostilità si apriranno nel momento in cui si porrà il problema del ritorno (sempre più probabile) a Forza Italia.
Le novità principali riguardano l`organizzazione sul territorio: il partito tornerà ad avere una forma leggera sulla scorta dell`esperienza (felice) forzista. E tuttavia l`argomento non sarebbe stato proprio toccato né da Scopelliti (è stata sua la relazione che ha aperto i lavori), né dagli altri coordinatori provinciali. Così come nessun accenno sarebbe stato fatto al piano messo a punto dal tesoriere Rocco Crimi e da Sandro Bondi, che prevede la nuova figura dei coordinatori a budget. In buona sostanza, ogni coordinatore dovrebbe farsi carico della raccolta fondi per gestire le strutture locali. I criteri stabiliti sono piuttosto rigidi e sono state addirittura previste delle tabelle con la quantificazione degli obiettivi di fondi da raccogliere per ogni regione.
Ma tutto questo non sembra interessare il Pdl calabrese. Scopelliti, piuttosto, ha ancora una volta rivendicato anche come «proprie» le vittorie ottenute da Giuseppe Geraci a Corigliano Calabro e da Nicola Tenuta ad Acri. E la conferma arriva dal documento finale in cui viene sottolineato con grande enfasi il risultato ottenuto dal partito alle ultime amministrative: «Abbiamo centrato nelle elezioni politiche un risultato che tutti – anche a livello nazionale – ritenevano una missione impossibile, abbiamo vinto in Calabria e conquistato il premio di maggioranza al Senato; stessa cosa dicasi per il mini test delle scorse amministrative, il Pdl ed il centrodestra calabrese continuano ad essere punto di riferimento maggioritario dei cittadini. In Calabria il Pdl è affidato alla guida di un coordinatore che è anche il presidente della giunta regionale e ad un vicecoordinatore che riveste importanti ruoli nazionali; le polemiche su doppi incarichi, su metodi non inclusivi, sulla necessità di cambiare passo sono francamente smentite dai fatti ed ingigantite, spesso ad arte, da chi evidentemente ha tutto l’interesse ad indebolire il Pdl». Il riferimento nemmeno tanto velato è al gruppo guidato dall`ex deputato Nino Foti, che da tempo invoca una discontinuità nella conduzione del partito.
E proprio per dare l`idea di una maggiore compattezza, Scopelliti (e con lui Gentile e il capogruppo alla Regione Gianpaolo Chiappetta) ha chiesto e ottenuto l`impegno di tutti i dirigenti per una mobilitazione in cento piazze calabresi. «Saremo presenti – recita la nota ufficiale del Pdl – in cento comuni calabresi nei quali diremo tutto ciò che abbiamo fatto nell’interesse esclusivo della Calabria ma daremo soprattutto spazio a quell’ascolto e quel coinvolgimento che rappresentano la linfa vitale di ogni partito». Una chiamata alle armi in pieno stile berlusconiano, insomma. Ma fuori dalle ovattate stanze catanzaresi, non manca chi fa notare che il doppio binario di un Pdl di lotta e di governo è destinato a durare lo spazio di notte…

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