VILLA SAN GIOVANNI Riqualificare il territorio “ferito” dai lavori realizzati per la costruzione della variante di Cannitello. Con questo obiettivo la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni ha presentato oggi un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per conoscere le iniziative intraprese «per imporre alla Società Stretto di Messina e al contraente generale “Eurolink” di ottemperare a tutte le prescrizioni introdotte dalla Delibera Cipe n. 83/2006. Con tale delibera – si legge in una nota della deputata – il 29 marzo 2006 veniva approvato il piano finanziario per la realizzazione della cosiddetta “Variante Ferroviaria di Cannitello” quale opera destinata al miglioramento e all’implementazione del sistema della rete ferroviaria regionale, opera che, con delibera n. 77/2009, il Cipe riteneva di dover ricondurre tra quelle propedeutiche alla realizzazione del manufatto stabile di collegamento con la Sicilia, assegnando il compito della sua realizzazione al contraente Generale Eurolink». Un`opera iniziata il 23 dicembre 2009 ed entrata in esercizio ma sottolinea la Dieni che «non risulta completata nella parte delle prescrizioni e delle avvertenze imposte dalla menzionata delibera Cipe. Considerato che – scrive l`esponente grillina – lo stato dell’arte è rappresentato da un cantiere ormai rimosso da tempo da parte del contraente generale e da un’opera “nuda” nello stato di fatto che costituisce un manufatto esteticamente deteriore e paesagisticamente deturpante e tenuto conto che la viva preoccupazione generata da tale situazione ha indotto le forze politiche e sociali più responsabili a denunciare pubblicamente tale anomalia e a dichiarare di voler assumere iniziative anche plateali per rivendicare il diritto di quella comunità a veder ripristinati i danni inferti al loro territorio». Per questo la deputata reggina ha sottolineato che «occorre assumersi la responsabilità di parlare ai cittadini con il linguaggio della chiarezza ma, anche, di esercitare tutte le prerogative finalizzate a pretendere che le imprese e le società affidatarie e delegate alla realizzazione dei programmi e delle opere, portino a compimento gli impegni contrattualmente assunti». (0090)
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