REGGIO CALABRIA Il bando per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Fincalabra deve essere ripubblicato, non prima però di aver rimesso ordine all`interno della società partecipata regionale al centro di un`inchiesta della Procura di Catanzaro per presunte illegittimità nell`assunzione di nuovo personale. Il presidente della Commissione speciale di vigilanza, Aurelio Chizzoniti, ancora una volta non le manda a dire e, in una lettera inviata al presidente del consiglio regionale Franco Talarico, mette nero su bianco le sue richieste.
Chizzoniti ricorda come «l`Ufficio di presidenza del consiglio regionale aveva, ex ante, deliberato l`indizione di un bando volto al rinnovo dei consiglio di amministrazione della Fincalabra abbondantemente scaduto unitamente agli organi di controllo. La successione di leggi nel tempo intervenuta ex post ha imposto la revoca dello stesso per provvedere responsabilmente all`adeguamento della predetta manifestazione di interesse allo jus superveniens».
Poi il presidente della Commissione puntualizza alcuni aspetti non trascurabili, come il fatto che Fincalabra è un «ente strumentale regionale (checché ne dica il suo presidente) in questo momento sub judice da parte della Procura della Repubblica di Catanzaro, nel cui contesto non va dimenticata la richiesta dell`ex dirigente del Dipartimento attività produttive prefetto Nicolò tesa alla restituzione di un congruo gruzzolo di milioni indebitamente percepiti su altri versanti dal presidente Fincalabra». Ecco perché il consigliere di “Insieme per la Calabria” si dice «certo che la presidenza del consiglio regionale abbia già avvertito la peculiare e sensibile esigenza di mettere ordine in un comparto delicatissimo, disponendo la ripubblicazione del bando de quo».
Infine, la stoccata finale all`indirizzo di Umberto De Rose, presidente di Fincalabra: «In questa ottica, si registra, però, lo stoico quanto coraggioso sacrificio prodotto ultra vires da parte di chi all`interno di Fincalabra, per nulla convinto che vi siano cause che si possono servire soprattutto mettendosi da parte, emulando l`ex procuratore di Milano Borrelli, intende “resistere, resistere, resistere…”. Perché Fincalabra, in barba non solo a precisi riferimenti normativi, ma anche a elementari regole etiche, ormai rappresenta un organo autonomo indipendente da qualsivoglia altro potere. Ovviamente, nel caso di specie, i conflitti di interesse con la Regione rappresentano quisquilie ed inutili ammennicoli, anche perché a estinguere i debiti con la stessa c`è sempre tempo; mentre per riscuotere i crediti connessi all`esercizio di funzioni amministrative, tutt`altro che condivisi dal mondo giovanile, l`arco temporale diventa telegrafico». (0040)
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