VIBO VALENTIA Salvate, curate e liberate. Strappate ad una morte sofferente, il più delle volte nella solitudine di una spiaggia poco frequentata. È la triste esistenza delle tartarughe “caretta caretta”, vittime sacrificali di un mare nostrum spesso incurante della vita dei poveri carapaci. Ami e palangari, ma anche plastiche e rifiuti vari sono le trappole più frequenti per questa specie importante per l’ecosistema marino, nonché tipica e caratteristica del Mediterraneo. La Calabria, poi, rappresenta per loro un piccolo paradiso, fatto di luoghi unici dove potersi accoppiare e riprodurre, come ad esempio le spiagge incontaminate di Brancaleone e Palizzi. Un paradiso, però, costantemente minato da pericoli provenienti dalla solita impronta di umana inciviltà. Fortunatamente, c’è anche l’happy ending, la versione più romantica di questa storia, fatta di associazioni ambientaliste interessate alla salvaguardia e alla tutela delle tartarughe, così come di tutta la flora e la fauna marina. Il Wwf, ad esempio, ne è un esempio assai virtuoso e, anche quest’anno, ha riproposto il “Turtle day”, ovvero la giornata dedicata, grazie anche alla preziosa collaborazione della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, alla liberazione in mare delle “caretta caretta”, avvenuta questa mattina sul litorale vibonese. «Un’iniziativa importante – ha dichiarato il presidente regionale del Wwf, Pino Paolillo – dal duplice effetto: quello, appunto, primario di tutela e salvaguardia delle tartarughe e quello di sensibilizzazione collettiva».
Infatti, l’azione odierna non si è fermata alla sola rimessa in libertà dei due animali salvati qualche mese fa e curate al centro “Tartacare” di Isola Capo Rizzuto, ma è proseguita con l’allestimento di gazebo informativi dal titolo “Per un Mediterraneo di qualità”. «Sulle coste calabresi la media delle segnalazioni – ha proseguito Paolillo – è di una al giorno. Questo sta a significare quanto finalmente i pescatori, i più presenti nell’avvistamento, e la gente comune stanno prendendo coscienza della necessità di collaborare con noi per offrire un futuro migliore a questa bellissima e indifesa specie». Una domenica, dunque, di notevole interesse sociale, emozionante soprattutto durante la presa al largo delle due “caretta caretta”, salutate da un centinaio di bagnanti. (0030)
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