È «il fallimento di un’azione politico-amministrativa disastrosa e non può essere approvato». Con un nota, il gruppo consiliare del Partito democratico di Palazzo Campanella boccia senza mezzi termini l’assestamento di Bilancio 2013 della Regione Calabria, votato a maggioranza dalla competente commissione consiliare. Una bocciatura che riguarda tanto il metodo quanto i contenuti giudicati «inconsistenti». A parere dei deputati regionali del Pd, la maggioranza di centrodestra «ha accresciuto, in questi anni, le emergenze della nostra regione in tutti i settori, dalla sanità all’ambiente, dai trasporti alle politiche sociali, culturali, a quelle per l’occupazione giovanile e per l’attuazione del Por 2007/2013.
È palese la volontà – aggiungono – di impedire l’approfondimento e il confronto sul provvedimento di assestamento di Bilancio 2013, negando, di fatto, ai gruppi di opposizione di esercitare il ruolo di controllo e di proposta». Si pretendeva – rincarano i deputati Pd – l’approvazione dell’importante documento finanziario «nell’arco di una sola settimana e solo a seguito delle vibrate proteste delle forze di opposizione si è avuto un minimo di dibattito, senza però, procedere alle audizioni delle parti sociali in Commissione». Secondo i consiglieri di minoranza, la celerità con la quale si intende procedere all’assestamento non consentirà di migliore il provvedimento che «si ritiene presenti profili di incostituzionalità». Entrando nel merito, il Partito democratico rileva come non venga utilizzato «l’avanzo di cassa di ingenti risorse, in una terra che più di altre ha necessità e bisogni da soddisfare». Una circostanza, questa, «che dimostra, ancora una volta, l’inadeguatezza di un governo che addirittura non riesce a spendere quanto ha a disposizione; nel mentre si sottraggono risorse destinate agli investimenti per sostenere la spesa corrente, come nel caso dei fondi Fas». I capitoli dedicati al trasporto, all’impatto della crisi nel settore dello smaltimento dei rifiuti «sono del tutto inadeguati e non consentono alcuna programmazione. Il provvedimento, inoltre, non tiene in alcuna considerazione il lavoro, mortificando ancora una volta gli lsu e gli lpu, per i quali manca una previsione di spesa di ben 18 milioni di euro, necessari per garantire la sicurezza economica dei lavoratori e delle loro famiglie, almeno fino alla fine dell’anno».
I democratici calabresi annunciano battaglia politica, evidenziando che l’assestamento avrebbe dovuto affrontare le più acute questioni di carattere sociale ed economico come, ad esempio, il sostegno al mondo giovanile, alla famiglia, alla piccola e media impresa, al settore dei trasporti. «Consentire ai calabresi un’adeguata mobilità per ragioni di lavoro, di studio e turistiche, sostenere la piccola e media impresa (con ricadute sul mondo giovanile), alleviare il disagio nelle famiglie meno abbienti, sono obiettivi che, almeno in parte, potrebbero essere raggiunti con una oculata organizzazione del provvedimento di assestamento». «Parimenti si sarebbe dovuto prendere coscienza – concludono – della necessità di velocizzare e qualificare la spesa comunitaria» anche al fine di mettere in campo misure di contrasto all’attuale grave congiuntura economica. (0050)
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