COSENZA Neanche il tempo di tirare il fiato per l`ufficializzazione del rimpasto che avrebbe dovuto chiudere la crisi all`interno della maggioranza, che per il sindaco di Cosenza arrivano nuovi grattacapi. E questa volta giungono dal suo stesso partito, l`Udc, visto che il capogruppo Raffaele Cesario ha deciso di rassegnare le dimissioni dall`incarico. «La mia situazione – sono state le parole dell`esponente centrista molto vicino alla famiglia Trematerra – conferma che i partiti politici sono ormai inutili. Non servono “patacche e galloni”». Parole garbate ma che non devono ingannare perché il gesto di Cesario rischia di aprire un altro pesante fronte di malcontento all`interno del centrodestra bruzio. I bene informati sostengono che la decisione dell`ormai ex capogruppo dell`Udc sia stata dettata dal mancato coinvolgimento nella scelta dei nuovi assessori. E la conferma arriva dalla dichiarazione con cui Cesario ha annunciato il suo forfait: «Coinvolgimento e condivisione di percorsi e di scelte che, in qualità di capogruppo del partito uscito con la maggioranza relativa in città, oltreché con un personale risultato che ha sfiorato i 600 voti di preferenza sulla mia persona, evidentemente non sono mai risultati utili nel dare un contributo, seppur modesto, alle risoluzione delle problematiche».
In ogni caso, non si respira aria di divorzio. Cesario resterà nell`Udc perché il legame con Gino e Michele Trematerra è molto solido. E non è escluso che nel prossimo futuro i due big dello Scudocrociato non possano arrivare a rivendicare un ruolo di maggior peso (dopo averlo nominato commissario straordinario dell`Arcea) per il loro colonnello a Palazzo dei Bruzi. (0030)
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