LAMEZIA TERME Se a Roma si accelera sul progetto di ritorno a Forza Italia, in Calabria c`è il rischio che aumenti la distanza tra la varie anime del Pdl. A far discutere è ancora una volta la decisione del governatore-coordinatore Peppe Scopelliti e del vice-vicario Tonino Gentile di convocare per lunedì prossimo a Catanzaro solo i responsabili provinciali del partito e il capogruppo alla Regione Gianpaolo Chiappetta. Non ci saranno riunioni del coordinamento regionale come aveva chiesto a gran voce l`ala reggina del partito rappresentata da Nino Foti, Peppe Raffa e Roy Biasi e da altri esponenti di primo piano come il capogruppo pidiellino alla Provincia di Cosenza Mario Russo. Il summit, al quale con ogni probabilità il frondista Biasi non parteciperà, ha all`ordine del giorno la messa a punto dell`iniziativa “100 Comuni in 100 giorni”, che vedrà una mobilitazione dei vertici del Pdl su tutto il territorio calabrese. Obiettivo dell`iniziativa quello di provare a risvegliare gli umori di una base non troppo entusiasta per l`attuale gestione del partito.
Ma la notizia è che Scopelliti si ritrova costretto per due volte, nell`arco di brevissimo tempo, a dover incassare una presa di distanza netta e, per di più, in casa sua. Un inedito (quasi) assoluto che segna una spaccatura verticale tra i berluscones alla vigilia di cambiamenti importanti.
Forza Italia, infatti, è pronta al decollo. Addio Pdl (ma c`è chi ipotizza che il simbolo possa rimanere in piedi ed essere affidato a uno dei colonnelli più inquieti) entro luglio, Silvio Berlusconi si riprende in mano il partito: «Dobbiamo rivitalizzare, resuscitare una sigla morta». Gli incontri si susseguono a ritmo serrato tra Arcore e Palazzo Grazioli, segno che è in corso di una preparazione una vera e propria rivoluzione.
Tra i più entusiasti per il ritorno ai fasti del 1994 c`è il presidente della Provincia di Reggio Calabria Peppe Raffa: «Il grande contributo che Fi ha fornito alla democrazia italiana e allo sviluppo dell’intero Paese, facendone aumentare il peso politico a livello internazionale e europeo, è stato notevole in un momento della vita del Paese caratterizzata dallo sfaldamento dei tradizionali partiti». Raffa ammette che la fusione con gli ex aennini nel Pdl si è rivelata «un mezzo fallimento». Per questo motivo «bisogna ripartire da Forza Italia. I risultati delle ultime elezioni – aggiunge – sono stati lampanti. C’è chiaramente una parte del nostro elettorato che non si riconosce più in noi, che non trova nella nostra offerta politica risposte convincenti. Solo in Calabria, tanto per esser chiari, nelle ultime elezioni politiche il Pdl ha perso circa 215mila voti. E bene, le istanze di questa gente, della nostra gente, vanno ascoltate e la loro fiducia deve essere riconquistata ridando a tutti la possibilità di tornare ad essere protagonisti del proprio futuro». Un futuro magari non troppo vicino a Peppe Scopelliti e ai suoi fedelissimi. (0030)
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