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Gli Stadio sorprendono ancora

RENDE Sfogliare l`album dei ricordi ma anche rivivere emozioni indimenticabili. Il primo bacio, la prima canzone sentita in macchina magari anche durante il primo incontro. Gli Stadio hanno incanta…

Pubblicato il: 28/06/2013 – 12:23
Gli Stadio sorprendono ancora

RENDE Sfogliare l`album dei ricordi ma anche rivivere emozioni indimenticabili. Il primo bacio, la prima canzone sentita in macchina magari anche durante il primo incontro. Gli Stadio hanno incantato il pubblico calabrese che, ieri sera in piazza dei Miracoli al Metropolis di Rende, ha «ballato al buio in silenzio…». A sorprendere appassionati e no è stata la voce storica della band, Gaetano Curreri, che all`inizio del concerto ha svelato il rapporto personale che lo lega alla nostra regione: «Sono stato concepito in Calabria e ho vissuto qui dai miei primi 40 giorni fino agli otto anni. Questa è una terra bellissima». E un applauso caloroso lo ha “abbracciato”.
Dopo i saluti c`è spazio solo per le note e per omaggiare un altro grande della canzone italiana, Lucio Dalla, scomparso quasi due anni fa, e al quale la storica band è legata da un profondo rapporto di amicizia e di stima professionale (gli Stadio nascono nel 1977 come gruppo di accompagnamento di Lucio Dalla). Gaetano Curreri lo ricorda spesso nel corso delle oltre due ore di spettacolo, canta i suoi successi – come “Anna e Marco” – e non può fare a meno di citarlo quando introduce pezzi intramontabili.
Gli Stadio ripercorrono la loro carriera artistica – che quest`anno compie trent`anni – partendo dagli esordi come Grande figlio di puttana che fa parte della colonna sonora del film Borotalco di Carlo Verdone. Si canta a squarciagola con Un disperato bisogno d`amore e Lo zaino, brano scritto da Vasco Rossi, che il gruppo porta in gara al Festival di Sanremo classificandosi quinto.
Il concerto diventa un crescendo di emozioni quando la band intona E mi alzo sui pedali, canzone dedicata a Marco Pantani, e quando le note di Sorprendimi e Ballando al buio permettono di esprimere il più tenero romanticismo. Gaetano Curreri è instancabile, canta e coinvolge il pubblico che dopo mezzanotte abbandona la piazza con gli occhi lucidi sussurando: «Pensi all`amore, pensando a me. Ti batte il cuore
dimmi perché. Le paure che hai… i sogni incerti… non confonderti mai saran tuoi sempre. Senti l`amore stringiti a me. Ti batte il cuore dimmi il perché. Questo tempo per noi è poco e prezioso. Passerà prima o poi e non tornerà. Se ti stringo un pò di più ballando al buio in silenzio… il tempo, il tempo sorriderà ballando al buio, in silenzio… in silenzio. Ti bacio piano piccola mia. Bacio il respiro che porta via le paure che hai, isogni incerti non li scorderò mai saran per sempre se ti stringo un pò di più  ballando al buio in silenzio il tempo, il tempo sorriderà ballando al buio
in silenzio, in silenzio…». (0050)

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