CATANZARO «La vicenda degli investimenti programmati e ancora bloccati nella nostra Regione non può essere gestita con continui e sistematici azioni di veti e contrapposizioni. Settori come l`energia, il gas ed i rifiuti meriterebbero ben altro approccio e attenzione da parte della politica e delle istituzioni calabresi». Lo affermano in una nota congiunta il segretario generale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti, ed il segretario regionale, Sergio Pititto.
«La Cisl – aggiungono – ha sempre manifestato disponibilità a discutere senza alcun pregiudizio nella considerazione che opere come la costruzione e riconversione di centrali elettriche (Mercure e Rossano) e la realizzazione di impianti di rigassificazione (Gioia Tauro) dovrebbero essere valutate nella loro complessità e quindi anche in funzione delle possibili ricadute economiche, sociali ed occupazionali, soprattutto per una Regione come la nostra alla prese con una situazione di crisi che non accenna a diminuire e che pertanto va affrontata con risorse ed investimenti adeguati ed urgenti. La decisione assunta nei giorni scorsi dalla Regione Calabria sulla vicenda legata alla Centrale a Carbone di Saline joniche conferma come in questi anni politica e istituzioni hanno affrontato tali problematiche».
«Infatti – proseguono Tramonti e Pititto – a fronte di possibilità concrete di investimenti in Calabria, si è sempre preferito rinunciare a favore di ipotetici programmi e progetti alternativi con la motivazione, nella maggior parte dei casi, di non voler snaturare le vocazioni dei territori interessati. La Cisl evidenzia che tutto ciò sta avvenendo peraltro nell`assoluta mancanza di scelte ed opzioni strategiche mirate all`individuazione dei settori funzionali alla crescita e allo sviluppo delle nostre aree. Su queste basi la Cisl chiede al governo regionale di avviare nell`immediato un confronto per discutere sulle politiche industriali e relativi investimenti per favorire reali processi di crescita delle nostre comunità». (0090)
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