CATANZARO «Non aboliamo il finanziamento pubblico ai partiti». In un`intervista apparsa sull`Unità, il commissario del Partito democratico calabrese, Alfredo D`Attorre, difende il sistema di finanziamento ai partiti. «Se guardiamo l`esperienza delle principali democrazie occidentali – afferma D`Attorre – non c`è un solo Paese in cui non sia previsto un finanziamento dei partiti. Chi ne propone l`abolizione totale, come Beppe Grillo, vuole portare l`Italia fuori dall`Europa, anche in questo senso». Il commissario regionale Pd, neo parlamentare, aggiunge che il finanziamento ai partiti sia, anche sulla scorta del parere di autorevoli costituzionalisti, «una legge doverosa ai fini dell`attuazione dell`articolo 49 della Costituzione». D`Attore va all`attacco del Movimento 5 Stelle sottolineando come «Casaleggio e Grillo teorizzano la distruzione della democrazia rappresentativa e dei corpi intermedi. La loro posizione da questo punto di vista è coerente: abolire il finanziamento, spazzare via i partiti dal Parlamento, i corpi intermedi e stabilire un rapporto diretto tra il capo e la moltitudine atomistica dei cittadini utenti della rete». Per D`Attore è stato un errore aggirare il referendum del 1993 sui rimborsi elettorali, m – ricorda – il Partito democratico lo scorso anno, su iniziativa di Bersani, ha promosso «una nuova legge sul finanziamento che ha dimezzato i fondi destinati ai partiti, introducendo, tra l`altro, un regime di controllo e sanzioni molto più rigorose». D`attore plaude alla scelta del Governo di aver demandato sullo spinoso argomento «ogni decisione al Parlamento che è sovrano» osservando, infine, come la proposta Letta contenga «punti su cui ragionare e altri su cui intervenire».
x
x