REGGIO CALABRIA Non c`è niente da fare: la politica calabrese ha perso fantasia. Archiviati i tempi in cui il consiglio regionale era popolato da gente in possesso di ars oratoria (su tutti basta citare i vari Francesco Principe, Aldo Ferrara, Antonio Guarasci e Bruno Dominijanni) di notevole spessore, gli attuali inquilini di Palazzo Campanella sembrano essere carenti anche in riferimento all`originalità delle loro proposte di legge. Non si spigherebbe altrimenti il perché il testo presentato da Giuseppe Giordano (ex Italia dei valori) e Gianluca Gallo (Udc) su “Disposizioni concernenti norme per il contenimento del consumo del suolo agricolo” sia per larghi tratti simile se non identico a un progetto di legge presentato qualche mese prima del consigliere regionale della Basilicata Alfonso Ernesto Navazio. Insomma, un nuovo caso di “copia-incolla”, che arriva a qualche giorno di distanza dal caso che ha visto come protagonista (in negativo), il pidiellino Giovanni Nucera. A parte qualche aggiunta, il testo bipartisan presentato dal duo Giordano-Gallo, è perfettamente sovrapponibile a quello del loro collega lucano, appartenente al gruppo Misto (si era candidato nella lista a sostegno di Magdi Allam) e che sul suo sito internet si definisce «il Kennedy» della Basilicata.
TESTI FOTOCOPIA Ecco quanto recita l`articolo 1 della legge presentata da Navazio lo scorso marzo: «La Regione Basilicata riconosce il suolo agricolo quale bene comune e risorsa ambientale limitata non rinnovabile. La Regione riconosce il suolo agricolo quale spazio dedicato alla produzione di alimenti, alla tutela della biodiversità, all`equilibrio del territorio e dell`ambiente, alla produzione di utilità pubbliche quali la qualità dell`aria e dell`acqua, la difesa idrogeologica, la qualità della vita di tutta la popolazione e quale elemento costitutivo del sistema rurale». E il testo calabrese? Manco a dirlo, ricalca in toto quanto letto finora: «La Regione Calabria riconosce il suolo agricolo quale bene comune e risorsa ambientale limitata non rinnovabile, quale spazio dedicato alla produzione di alimenti, alla tutela della biodiversità, all`equilibrio del territorio e dell`ambiente, alla produzione di utilità pubbliche quali la qualità dell`aria e dell`acqua, la difesa idrogeologica, la qualità della vita di tutta la popolazione e quale elemento costitutivo del sistema rurale». Nessun filtro, nessun cambio di parola. Anzi sì, una è stata cambiata. “Calabria” al posto di “Basilicata”. Si potrebbe continuare ancora con altri esempi ma ciò basta per far comprendere come Giordano e Gallo siano stati “ispirati” da Navazio nella redazione del testo normativo.
I PRECEDENTI Del caso di Giovanni Nucera abbiamo accennato in precedenza. In buona sostanza, l`esponente del Pdl ha presentato una proposta di legge sul gioco d`azzardo “identica” a quello presentato un anno fa da un consigliere regionale della Toscana. Ancora più clamoroso il caso che coinvolse l`ex consigliere regionale (finito in carcere con l`accusa di truffa, associazione a delinquere e voto di scambio) di Antonio Rappoccio, che in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell`Unità d`Italia, fu sorpreso a leggere un intervento fatto quasi un mese prima da una delegata al congresso nazionale del Partito repubblicano, Elisa Campolo. (0030)
x
x