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Pezzi: convocazione della commissione vigilanza illegittima

CATANZARO «Apprendo dalla stampa che il presidente della commissione speciale di Vigilanza del consiglio regionale Aurelio Chizzoniti, avrebbe richiesto al presidente del Consiglio dei ministri Enr…

Pubblicato il: 02/07/2013 – 15:47
Pezzi: convocazione della commissione vigilanza illegittima

CATANZARO «Apprendo dalla stampa che il presidente della commissione speciale di Vigilanza del consiglio regionale Aurelio Chizzoniti, avrebbe richiesto al presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, la mia immediata rimozione dall`incarico di sub commissario per l`attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione, per non aver aderito ad una “convocazione”, che considero illegittima, presso la commissione da lui stesso presieduta». Lo afferma, in una nota, il generale Luciano Pezzi.   «Non ritengo – prosegue – di pormi sul suo stesso piano e quindi non faccio polemiche, che sarebbero fin troppo facili, sulle gratuite offese che mi sono state rivolte, segnaletiche soltanto di una mancanza di argomentazioni di ordine giuridico: ci sarà tempo e luogo per farlo. Desidero solo rendere pubblica, per trasparenza, la lettera che ho, a suo tempo (17.6.2013), inviato al presidente Chizzoniti, e per conoscenza al commissario ad acta Scopelliti, per motivare compiutamente la posizione da me assunta».
Questo il testo di Pezzi: «Illustre Presidente, con riferimento alla nota con la quale viene comunicato che la commissione da Lei presieduta ha disposto la “riconvocazione” dello scrivente nel “giorno e ora (anche festivo e notturna)” da me scelto, comunico, al di fuori di ogni intento polemico, che sembra invece trasparire dalla nota in questione e da talune recenti sue esternazioni sulla stampa, quanto segue: con la nota n. 26372 del 5.6.2013 lo scrivente è stato correttamente “invitato” alla seduta della commissione di martedì 11 giugno; ma, come appare evidente, gli “inviti” si possono accogliere o declinare, soprattutto se rivolti in concomitanza con altri impegni istituzionali. Nella nota viene invece utilizzato il termine “riconvocazione” che appare errato nella forma e nella sostanza; nella forma perché, come già detto, il primo è stato un invito e non una convocazione, e nella sostanza perché la commissione non ha il potere di “convocare” un sub commissario il quale, all`evidenza, è componente di un organo dello Stato e non della Regione. È superfluo, data la sua ben nota competenza in diritto amministrativo, che io le rammenti le disposizioni in proposito dello statuto della Regione e del regolamento interno del Consiglio. Ma, al di là delle questioni tecniche relative ai compiti, alle funzioni, ai poteri ed ai rapporti tra organi dello Stato e della Regione, comunico, a questo punto della vicenda, di non essere disponibile al confronto con la commissione non perché io abbia alcun timore di confrontarmi con chicchessia su temi specifici ma semplicemente perché sarebbe inutile, soprattutto in un contesto di sterile polemica. Infatti: in linea generale, dovrebbe esserle noto che tutti gli atti posti in essere dalla struttura commissariale, a cominciare ovviamente da quelli di programmazione, sono sottoposti al vaglio del ministero dell`Economia e del ministero della Salute, i quali esercitano la prevista attività di vigilanza attraverso l`emanazione di puntuali e specifici pareri su ognuno di essi; in via particolare: i decreti di attribuzione dei budget agli erogatori privati di specialistica ambulatoriale per gli anni 2012 e 2013 sono stati firmati dal presidente della giunta regionale nella qualità di commissario ad acta; i criteri seguiti nella determinazione dei budget sono stati esplicitati in una specifica nota inviata a suo tempo a tutte le Aziende sanitarie provinciali. Che poi i criteri anzidetti, sui quali i ministeri affiancanti non hanno finora fatto osservazioni, non piacciono alla commissione di Vigilanza o, almeno, al suo presidente, è tutt`altra questione, per la quale, peraltro, non posso che esprimere il mio rammarico. Da ultimo devo precisare che è inesatta l`affermazione, apparsa sulla stampa, secondo la quale sarebbe stata “letteralmente ignorata” una lettera in tema da parte del garante del libero mercato: infatti la nota in questione è stata trasmessa alle Asp con espresso invito a tenere conto delle indicazioni del garante ai fini della formulazione delle proposte per l`attribuzione dei budget. Conclusivamente: con riferimento a quanto riportato dalla stampa, e cioé che “è innegabile l`esistenza di fasce imprenditoriali che hanno usufruito di evidente benevolenza nella quantificazione dei budget attribuiti” non posso che invitarla: ad uscire dalla genericità di tali affermazioni, facendo nomi e cognomi di chi abbia eventualmente usufruito di tale benevolenza e nomi e cognomi di chi tale benevolenza abbia generosamente dimostrato nei fatti, magari provando a fornire, considerata la gravità della dichiarazione, compiuta motivazione; a rivolgersi con fiducia agli Organi che effettivamente sono posti a presidio della legalità, prima ancora della legittimità, degli atti e dei comportamenti delle persone che svolgono pubbliche funzioni; quanto al fatto che la commissione si riserva, in caso di mancata presentazione dello scrivente alla richiesta audizione, di assumere le opportune iniziative, “in perfetta sintonia con le norme di riferimento”, mi permetto di invitarla a fare da subito ciò che la legge le consente di fare, senza aspettare il termine del 30 giugno che spirerebbe inutilmente. E questo, per il momento, può bastare». «Concludo – sostiene Pezzi – affermando che appare davvero singolare che una commissione chiamata a vigilare sulla legittimità degli atti e dei comportamenti degli organi della Regione sia la prima ad emanare atti, di convocazione, illegittimi. Alla prossima puntata». (0090)

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