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Soriano, la denuncia del parroco: «Il mio predecessore si è appropriato della casa di riposo realizzata con le donazioni dei fedeli»

SORIANO Quella casa di riposo è della parocchia, appartiene alla comunità di fedeli che con le loro donazioni hanno permesso la sua realizzazione. Invece si è scoperto che l`ex parroco, don Frances…

Pubblicato il: 02/07/2013 – 16:08
Soriano, la denuncia del parroco: «Il mio predecessore si è appropriato della casa di riposo realizzata con le donazioni dei fedeli»

SORIANO Quella casa di riposo è della parocchia, appartiene alla comunità di fedeli che con le loro donazioni hanno permesso la sua realizzazione. Invece si è scoperto che l`ex parroco, don Francesco Bevilacqua, avrebbe acquisito la proprietà dell`edificio e del terreno e, al momento della sua morte, avrebbe lasciato tutto in eredità ai suoi nipoti. A denunciarlo è l`attuale parroco, don Pino Sergio, che ha scritto una lettera aperta per spiegare la singolare vicenda ai suoi parrocchiani e per chiedere che la casa di riposo venga restituita alla parrocchia.
«Mille volte era stato detto che la casa di riposo è della parrocchia – si legge nella lettera del sacerdote – e lo ha fatto anche personalmente don Francesco con una lettera aperta alla comunità di Soriano. Ebbene al momento attuale le cose non stanno così! Dopo la visione di un testamento e di altri documenti giudiziari, devo dirvi di aver tristemente scoperto che don Francesco ha proceduto ad acquisire la proprietà del terreno e della casa di riposo in qualità di privato cittadino e che alla sua morte, ha lasciato il tutto ai suoi nipoti. Secondo questo testamento – scrive il parroco – la casa di riposo non sarebbe della parrocchia ma dei nipoti di don Francesco e potrà ritornare a noi legittimi proprietari solo fra 20 anni». Il predecessore di don Pino Sergio, dunque, stando alla denuncia di quest`ultimo, «si è intestato tutto ciò che gli è riuscito di intestare». L`attuale parroco quindi si rivolge anche ai beneficiari del testamento: «Avete ereditato qualcosa che non vi spetta, vi state appropriando di una cosa che non vi appartiene. La comunità e, dunque, la parrocchia è proprietaria di quella casa, lo sapete bene. Erano i fedeli – spiega ancora don Pino – a dare i soldi. A Natale e Pasqua, puntualmente ogni anno, venivano mandate le buste con su scritto “offerta per la casa di riposo”. Sono stati i fedeli, singoli e famiglie, che hanno dotato la casa delle cose più essenziali privandosi anche del necessario, sono stati i fedeli che hanno lavorato gratuitamente, perché convinti che lo facevano per un’opera benefica e non per privati cittadini, a saperlo avrebbero preteso un compenso per il loro lavoro; sono stati i fedeli che in mille modi hanno collaborato per la realizzazione della casa di riposo». Infine l`invito rivolto alla comunità sorianese. «Tocca a noi muoverci per riprenderci ciò di cui siamo stati defraudati. Ho già dato mandato ad un legale – è l`annuncio del parroco – perché avvii tutte le procedure e le pratiche necessarie che ci permettano di rientrare in possesso di quello che ci è stato tolto, di dimostrare la verità».

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