LAMEZIA TERME La crisi della Sacal, che chiude per il secondo anno consecutivo il bilancio in perdita, non è questione che si possa liquidare come una bega lametina. È un problema calabrese. E il consigliere regionale di Idv Mimmo Talarico lo ha ribadito nell`interrogazione a risposta immeditata recapitata oggi al governatore Scopelliti.
Con la sua iniziativa, Talarico chiede di sapere «se corrispondano al vero le indiscrezioni su un prossimo abbandono della compagnia low cost Ryanair e quali motivazioni sarebbero alla base di tale decisione. Ancora, quali ragioni abbiano portato le altre compagnie low cost ad abbandonare l’aeroporto di Lamezia, trasferendosi presso altri scali». Il consigliere chiede anche «il perché dei contributi promessi e non concessi alla Sacal. Infine, quali iniziative si intendano assumere per il rilancio dell’aeroporto di Lamezia, considerata la sua valenza strategica per l’economia e la mobilità regionale».
Nell’interrogazione, Talarico ricorda «che la Sacal vive una situazione di crisi ormai da troppo tempo e che in questi anni la principale infrastruttura aeroportuale calabrese ha registrato un deficit di 2 milioni di euro nel 2011 e di un milione e settecentomila euro nel 2012, nonostante siano aumentati i passeggeri e nonostante i parcheggi siano stati tutti trasformati in parcheggi a pagamento e si siano moltiplicati gli spazi e i servizi ceduti sempre a pagamento».
«Le perdite registrate – rileva ancora Talarico – sono dovute prevalentemente a contributi promessi dalla giunta regionale e impropriamente iscritti in bilancio e poi mai erogati per il cosiddetto progetto “Calabria in volo”. Inoltre, ai problemi di bilancio si è aggiunta negli ultimi due anni la fuga di importanti compagnie low cost, che garantivano un servizio indispensabile per le rotte nazionali con Roma Fiumicino, come Easy Jet e Blu Express (nel 2012 Easy Jet ha inopinatamente soppresso il volo da e per Roma, e la stessa cosa ha fatto quest’anno anche la compagnia Blu Express)».
Talarico sottolinea: «La Regione, peraltro, aveva fatto lo scorso anno con Blu Express una campagna pubblicitaria, e questa, dopo aver aperto due voli da e per Reggio Calabria da Roma e Milano, ha poi chiuso la rotta da Lamezia. Da indiscrezioni di stampa, si apprende che anche Ryanair sarebbe in procinto di essere sacrificata per non meglio precisate ragioni economiche». Un insieme di circostanze che rischiano «seriamente di far recedere l’aeroporto di Lamezia dai lusinghieri risultati di traffico raggiunti (oltre 2 milioni di passeggeri l’anno), perché sarebbero cancellate importanti destinazioni italiane ed europee a basso costo». Talarico si schiera idealmenta al fianco del Comune di Lamezia, che «ha chiesto a più riprese un confronto con la giunta regionale per salvare l’aeroporto dalla situazione grave nella quale è stato trascinato e aprire un serio confronto istituzionale tra tutti gli azionisti. Ciò anche al fine di garantire dal punto di vista tecnico ed operativo una gestione societaria efficace e trasparente». Tutte richieste rimaste senza risposta. E invece, secondo il consigliere, «è necessario che sia garantita una gestione oculata ed efficiente, anche perseguendo, sul piano della responsabilità contabile e civile, coloro che hanno determinato l’attuale situazione finanziaria». (0020)
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