Per le imprese calabresi ritardo medio di 44 giorni per liquidare fatture

CATANZARO Continua, nei primi tre mesi del 2013, il periodo di difficoltà per le piccole e medie imprese calabresi, che tra gennaio e marzo hanno fatto registrare un ulteriore aumento dei tempi medi di pagamento e del numero dei protesti rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dall`ultimo “Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese” di Cerved Group.
Per quanto riguarda la liquidazione delle fatture, le aziende calabresi detengono il primato negativo a livello nazionale: secondo i dati Cerved, i pagamenti sono effettuati in media con 43,9 giorni di ritardo rispetto alle scadenze concordate, con un incremento di oltre 10 giorni rispetto a quanto registrato l`anno scorso. Dopo la Calabria, le situazioni più critiche si osservano in Sicilia (35,7 giorni di ritardo), nel Lazio (32,9) e in Campania e Sardegna (31,2). Nella regione, inoltre, è stata registrata anche la percentuale più alta di imprese che risultano in grave ritardo nei pagamenti, pari al 17,6%, davanti a Sicilia (16,1%), Campania (14,7%) e Molise (13,3%).
In aumento anche il numero dei protesti, che in Calabria aumentano del +10,6% rispetto al primo trimestre del 2012. Il dato è in linea con l`incremento riscontrato in media nel Mezzogiorno (+11,4%) e leggermente inferiore a quanto registrato in Campania (+14,5%), Puglia (+14,4%) e Abruzzo (+12,4%) mentre solo in Basilicata il fenomeno risulta in calo (-6,2%). Secondo lo studio, Calabria, Sicilia, Campania e Lazio sono le regioni “peggiori”, nel trimestre di riferimento, sia in termini di diffusione dei ritardi gravi nei pagamenti sia di giorni medi di ritardo delle piccole e medie imprese.