Le scelte del commissario Scopelliti hanno aumentato le criticità nel sistema sanitario calabrese. È quanto sostiene il gruppo regionale del Partito Democratico, presieduto dal vice-capogruppo, Antonio Scalzo, che si è riunito oggi pomeriggio a Lamezia per discutere i temi della sanità calabrese anche in vista del consiglio regionale convocato per domani, 10 luglio, e che ha come unico punto all`ordine del giorno il dibattito sul sistema sanitario calabrese.
«Nel corso dell`incontro – è detto in un comunicato – sono state ripercorse le diverse fasi che hanno caratterizzato il settore in questi ultimi tre anni di governo di centrodestra, su cui, a distanza di poco più di un anno dalla fine della legislatura, è stato tracciato un bilancio complessivamente negativo. La sanità ha costituito, nell`esperienza del regionalismo calabrese, il comparto più tormentato e difficile da gestire. Il Piano di rientro, però, se ben attuato, doveva portare non solo al risanamento economico, ma anche alla riorganizzazione e al rilancio dell`intero sistema sanitario regionale. Le scelte del presidente Scopelliti, i ritardi e le inadempienze nell`attuazione dello stesso Piano, invece, non solo non hanno fatto raggiungere gli obiettivi sperati, ma addirittura hanno aumentato le criticità. Il commissariamento, tenacemente perseguito ed ottenuto dal presidente Scopelliti, ha portato ad un aumento automatico delle aliquote delle addizionali regionali di Irpef ed Irap, dando vita, tra l`altro, a una sanità dei decreti, che ha di fatto spogliato di ogni potere il consiglio regionale».
«Il Piano di rientro, scaduto il 31 dicembre 2012 – sostiene ancora il gruppo regionale del Pd – ha fatto accumulare, in questi tre anni, una serie di ritardi, puntualmente certificati dal Tavolo Massicci, che ha, tra l`altro, più volte censurato l`operato del commissario per le innumerevoli inadempienze riscontrate ad ogni verifica. Non ultima la mancata presentazione, entro il 31 dicembre 2012, del Piano operativo 2013/2015 per il quale si sono registrati reiterati solleciti non solo da parte del Tavolo Massicci, ma anche del ministero della Salute. Ciononostante, a tutt`oggi, il commissario non ha ancora adempiuto a trasmettere il Piano operativo al tavolo di monitoraggio. Da sette mesi, pertanto, nonostante i richiamati solleciti, si opera senza alcuna programmazione e senza alcun vincolo».
I consiglieri regionali del Pd, comunque, si augurano che già da domani il «presidente Scopelliti segni una marcata discontinuità con quanto operato in questi tre anni, con riferimento, per esempio, alla chiusura degli ospedali di frontiera di Trebisacce e Praia a Mare e alla necessità di potenziare gli ospedali di montagna di San Giovanni in Fiore, Acri, Serra San Bruno e Soveria Mannelli ed il presidio di Melito Porto Salvo, offrendo una nuova prospettiva di serietà e rigore all`azione politico-amministrativa del settore della sanità calabrese». (0080)
x
x