REGGIO CALABRIA «Considero la lettera a me pervenuta l`altro giorno e sottoscritta dal presidente Scopelliti con cui “in relazione alla querelle che ti vede coinvolto nei confronti della struttura sub commissariale per il piano di rientro dal debito sanitario e, segnatamente nei confronti del generale Luciano Pezzi”, mi si prega, nell`interesse di tutti noi, di far cessare questo conflitto, che impedisce di lavorare proficuamente e in armonia distogliendo gli uffici dai veri problemi che quotidianamente sono chiamati ad affrontare per il risanamento dell`organizzazione sanitaria regionale, dopo i reiterati insulti al popolo calabrese consumati dal proconsole romano un`incredibile difesa di ufficio degli stessi». Lo afferma, in una nota, il presidente della commissione di Controllo e Vigilanza del Consiglio regionale, Aurelio Chizzoniti. «Dubito persino – aggiunge – che il presidente della Regione o il direttore generale Franco Zoccali possano averla scritta, atteso lo stile casermiero, ma tant`è. Battute a parte, l`invito del presidente Scopelliti è considerato dal sottoscritto come un`autentica scorrettezza politica ed amministrativa. Al punto da chiedermi se il presidente Scopelliti i problemi seri posti dalla commissione li vuole affrontare o deliberatamente omettere. Scorrettezza politica nel senso che, sebbene in poche righe, il governatore tenta di manipolare il dato di fatto politico più significativo della querelle cui fa riferimento. Non si tratta, infatti, di una polemica personale tra il sottoscritto e un ex generale che se convocato da una commissione della Regione Lombardia o Toscana si sarebbe precipitato, mentre in Calabria può permettersi il lusso di prendere a pesci in faccia la sede democratica più rappresentativa della Calabria senza subirne alcuna conseguenza. Ci troviamo di fronte, piuttosto, ad una polemica significativa su eventi specifici che attengono il presente ed il futuro della sanità e che vede coinvolti ben dieci consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione. Trovo, infine, pressappochista la motivazione alla base dell`invito a me rivolto, laddove testualmente è scritto “in considerazione della circostanza che la nomina dei due sub commissari è espressione del governo centrale a cui, quindi per competenza, spetta qualsivoglia tipo di decisione sul mantenimento a meno degli incarichi conferiti”». «Stia tranquillo il presidente Scopelliti – conclude Chizzoniti – perché il sottoscritto, come lui auspica, si adopererà senz`altro per porre fine alla polemica, ma nell`unico modo possibile in una democrazia che non intenda inginocchiarsi dinanzi a prepotenze e arroganze: discutendo apertamente, come usa tra persone civili, e nella maniera più trasparente possibile in commissione o in consiglio regionale i punti che hanno provocato il casus belli». (0090)
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