VIBO VALENTIA «Stabilendo di lasciare il territorio di Vibo Valentia che per tantissimi anni le ha
offerto logistica, maestranze, professionalità e una rilevante domanda per la commercializzazione dei suoi prodotti, l`Italcementi spa si è assunta l`onere e il diritto di decidere unilateralmente il destino di circa 200 lavoratori tra diretti e indotti e di un territorio drammaticamente ancorato agli ultimi posti per reddito procapite». È quanto sostiene il deputato del Pd Bruno Censore, che domani pomeriggio accompagnerà il viceministro all`Economia Stefano Fassina nell`impianto dell`Italcementi di Vibo Marina, dove dallo scorso 28 giugno tredici lavoratori hanno deciso di avviare una protesta al oltranza.
«Soprattutto in un momento in cui il territorio vibonese è afflitto, più degli altri, dalla mancanza di prospettive occupazionali – prosegue – la chiusura del cementificio di Vibo Marina è una autentica sciagura. In ballo c`è il futuro di centinaia di famiglie a cui bisogna garantire dignità sociale ma anche le sorti di un territorio che rischia di rimanere sempre più marginale nello scenario produttivo del Paese. A questo punto c`è la necessità di andare oltre i negoziati circoscritti e limitatamente territoriali; la vicenda deve assumere i crismi di una vera e propria vertenza nazionale, con il pieno coinvolgimento del Governo».
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