La presidente della Camera Laura Boldrini ha partecipato stamani a Lamezia Terme alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a 400 bambini stranieri nati in Italia e residenti nel comune calabrese. «Lamezia – ha detto la presidente Boldrini – dimostra di essere un comune moderno, capace di cogliere le sfide della globalizzazione. Mostra cioè di comprendere che in un mondo contemporaneo la cittadinanza non può che essere composta di anime, nazionalità e culture differenti. Da persone nate sul territorio, magari, ma con i genitori che vengono da lontano. Che sono nati in un posto, hanno studiato in un altro e per lavorare e vivere si sono trasferiti in un altro ancora. Questo è oggi un migrante, l`elemento umano della globalizzazione, ed è anche l`elemento costitutivo della nuova cittadinanza».
«Il Capo dello Stato ha ricordato più volte ai partiti che i figli di immigrati nati in Italia sono parte del nostro tessuto sociale e che la legge sulla cittadinanza deve aggiornarsi ai tempi – ha detto ancora la presidente della Camera – Mi auguro che l`invito del presidente, che è anche il mio, possa essere ascoltato dai partiti uscendo da logiche di contrapposizione».?«In tempi di globalizzazione – ha aggiunto la Boldrini – non si può ignorare la realtà e cioè che nel Paese ci sono persone che vengono da altri luoghi ma che fanno parte della nostra società. In Italia ci sono oltre quattro milioni di immigrati. Tanti figli di questi immigrati sono nati qui e sono cresciuti con i nostri figli. Bisogna prendere atto del fatto, quindi, che sono italiani».
Il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, ha evidenziato che «non si può essere cinici e indifferenti di fronte al dramma di migliaia di persone morte per cercare un pezzo di pane. Con modestia, oggi poniamo un piccolo mattone nell`edificio di cui Papa Francesco ha gettato le fondamenta, un edificio di fratellanza».
La Boldrini ha incontrato anche un gruppo di giovani nel Comune di Lamezia Terme, dove si è parlato del problema della “fuga dei cervelli”. «Attualmente – ha detto a tale proposito Laura Boldrini – ci sono cinque milioni di italiani che vivono all`estero e molti sono giovani. È una grave perdita per il Paese e per il futuro. In tempi di crisi è proprio nella cultura, nella ricerca, nell`innovazione che occorre investire energie e risorse. Invece, sono stati tagliati i fondi per la cultura e per le borse di studio. Questa è la politica che è stata fatta in Italia negli ultimi anni. Spero che questo Governo – ha concluso la presidente Boldrini – possa dare risposte alla mancanza di prospettive».
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