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Il blitz di Goletta verde, consegnata bandiera nera alla Soakro

CROTONE «La gestione di Soakro, società cui è affidata la depurazione nel Crotonese, rischia di trasformare l’impianto di Crotone in una bomba batteriologica pronta ad esplodere nelle acque dello J…

Pubblicato il: 13/07/2013 – 18:16
Il blitz di Goletta verde, consegnata bandiera nera alla Soakro

CROTONE «La gestione di Soakro, società cui è affidata la depurazione nel Crotonese, rischia di trasformare l’impianto di Crotone in una bomba batteriologica pronta ad esplodere nelle acque dello Jonio». Con questa motivazione Legambiente ha consegnato la Bandiera nera alla “Società Acque Krotonesi S.p.A”, società pubblica partecipata esclusivamente dai Comuni e dalla Provincia di Crotone cui è affidato il ciclo delle acque, compresa la gestione delle reti fognarie e la conduzione degli impianti di depurazione. «Dal maggio dello scorso anno – scrivono in una nota gli ambientalisti –, quando si arrivò al sequestro della struttura, la situazione è rimasta praticamente immutata; unica eccezione il milione e mezzo di euro spesi dal Comune per rimettere a posto l’impianto prima di riconsegnarlo a Soakro nel febbraio scorso. Col risultato che già a marzo, come segnalato da Legambiente Crotone e da Fabbrikando l’avvenire, il depuratore non funzionava più». Ma nonostante questo secondo Legambiente, non solo «non si sono visti miglioramenti nella gestione dell’impianto e quindi nella qualità delle acque che finiscono a mare, ma le recenti informative della Procura lasciano intravedere uno scenario ancora più preoccupante». Da qui la decisione di consegnare il premio come esempio di peggiore gestione dell`ambiente alla società pitagorica. La consegna, come nello stile dell`associazione ambientalista, si è realizzato attraverso un blitz mattutino da parte dell`equipaggio della “Goletta verde” nella sede della società, lungo la strada statale 106 Jonica.  «Un chiaro monito – motivano gli esponenti di Legambiente – contro una mala gestione che rischia di arrecare danni incalcolabili all’ambiente, alla salute dei cittadini, nonché al turismo e allo sviluppo economico del territorio. Legambiente chiede con forza che le istituzioni locali e regionali vigilino sull’operato delle società cui è affidata la gestione della depurazione, estromettendo quelle imprese la cui mala gestione è causa delle pessime condizioni di salute del mare, e verificando inoltre l’avanzare degli interventi strutturali previsti per il potenziamento della rete che potrebbero realmente risolvere molte delle criticità dell’intero sistema di smaltimento dei reflui urbani». (0090)

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