«Ringraziando quanti mi hanno onorato della loro fiducia nella scorsa tornata elettorale del 1 luglio 2013 e ribadendo che le linee programmatiche sottese alla mia candidatura erano e sono dettate da una visione dell’università che coniuga assieme ricerca di eccellenza con didattica di alta qualità, nel pieno rispetto dell’agibilità democratica e rendendo trasparente a tutta la comunità accademica il percorso decisionale, comunico di ritirare la mia candidatura dalla competizione elettorale». Alla vigilia del secondo turno delle elezioni per il rettore dell’Unical, il candidato Girolamo Giordano fa un passo indietro e lascia campo libero agli altri quattro “pretendenti”.
Il direttore del dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e Ingegneria Chimica al primo turno aveva ottenuto 61 voti e subito dopo era stato spinto in Russia da un impegno accademico. Lì, lontano dalle riunioni che hanno impegnato l’ateneo cosentino in estenuanti trattative di cordata, ha riflettuto sulla sua posizione e, non appena rientrato, ha ufficializzato il ritiro della sua candidatura e l’appoggio a quella di Gino Mirocle Crisci, vincitore del primo turno e favorito per il risultato finale.
«Invito tutti coloro che mi hanno votato a voler guardare ai programmi ed alla storia dei vari candidati e di non lasciarsi attrarre dalle sirene del voto facile in cui si cambia tutto per lasciare nella realtà tutto inalterato – ha scritto Giordano per motivare la sua decisione – Come è a tutti voi noto il mio non era un gruppo di potere che si presentava alla competizione elettorale per ottenere qualche prebenda, ho, invece, chiesto alla comunità accademica un voto libero dai condizionamenti per cambiare radicalmente l’Unical sulla base di un programma condiviso. Non avendo nessun controllo del voto non posso fare altro che invitare i miei elettori a continuare a votare liberi dai condizionamenti e di non lasciarsi influenzare».
«Personalmente – ha aggiunto il docente – invito gli studenti, il personale tecnico amministrativo e tutti i colleghi docenti che hanno condiviso con me questa battaglia di legalità, trasparenza e crescita culturale a votare il candidato Prof. Gino Crisci che nel suo programma ha chiaramente inserito importanti parti del mio programma quali research university, trasparenza e l’apertura alle richieste e sollecitazioni provenienti dalle varie culture democratiche locali».
Al primo turno, come dicevamo, si è imposto Crisci con 334 voti, seguito da Mimmo Cersosimo e Marcello Maggiolini con 174 voti a testa. Il complicato meccanismo elettorale assegnava il secondo posto all’economista con un vantaggio di 0,14 voti. Seguiva Patrizia Piro con 95 voti e il professor Giordano. Le urne di Arcavacata si apriranno per il secondo turno domattina dalle 9 alle 17.30. Se nessuno dovesse ottenere la maggioranza assoluta i primi due andrebbero al ballottaggio nel terzo turno, quello del 31 luglio.
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