LAMEZIA TERME La resa dei conti tra le diverse fazioni dei berluscones calabresi può aspettare. Il Pdl è infatti costretto a risolvere una grana più urgente: salvare il ministro dell`Interno Angelino Alfano, atteso domani dal voto di sfiducia per il caso Shalabayeva. Un appuntamento cruciale per la tenuta del governo Letta e che sta alla base della decisione di rinviare al prossimo 26 luglio il coordinamento regionale del partito, inizialmente in programma per domani. Ad avanzare la richiesta, poi accolta, di far slittare il vertice, sono stati i senatori Antonio Gentile (vicecoordinatore regionale del Pdl), Piero Aiello, Nico D`ascola, Antonio Caridi e Domenico Scilipoti, tutti impegnati nella capitale per il voto di sfiducia individuale contro Alfano proposto da M5s e Sel. Per l`esecutivo Letta è un banco di prova fondamentale, con il Pdl pronto a fare quadrato e il Pd deciso a non mettere a repentaglio la solidità del governo a causa della faccenda kazaka. Ubi maior minor cessat: le crepe sorte negli ultimi tempi tra i pidiellini calabresi saranno così affrontate solo dopo aver sminato insidie più urgenti a livello nazionale. I frondisti antiscopellitiani, a Reggio Calabria come a Cosenza, avranno dunque un`altra settimana per capire cosa vorranno fare in futuro: continuare lungo il tracciato politico disegnato dal governatore e dominus regionale del Pdl, oppure dare ancora più corpo ai sentimenti “ribellisti” che continuano ad agitare il partito.
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