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Elezioni Unical, Giordano: «Nessuna pressione dalla politica»

RENDE Anche al secondo turno nessuno dei candidati al rettorato dell’Università della Calabria ha raggiunto il numero di voti necessario per vincere. Crisci ha mancato il quorum per circa 25 voti c…

Pubblicato il: 18/07/2013 – 17:23
Elezioni Unical, Giordano: «Nessuna pressione dalla politica»

RENDE Anche al secondo turno nessuno dei candidati al rettorato dell’Università della Calabria ha raggiunto il numero di voti necessario per vincere. Crisci ha mancato il quorum per circa 25 voti conquistando 361 consensi tra i docenti, mentre per quanto riguarda il secondo posto c’è stato un capovolgimento, avendo Maggiolini superato Cersosimo con 189 voti contro 173. A qualche giorno dalla seconda tornata elettorale, il professore Girolamo Giordano, inizialmente candidato alla carica di Magnifico e poi ritiratosi, fa una dettagliata analisi del voto.
Come commenta il risultato del secondo turno alle elezioni per il nuovo rettore dell’Unical?
«Il dato elettorale è estremamente chiaro. Il professore Crisci ha mancato l’elezione per una manciata di voti. Al secondo posto si è collocato il professore Maggiolini che ha ottenuto un numero di voti pari a poco più della metà delle preferenze ottenute da Crisci. Fra due settimane conosceremo il nuovo rettore».
Perché ha votato per Crisci? Lei pensa che i suoi sostenitori hanno seguito lei anche questa volta?
«Ancora una volta il dato numerico – intendo il numero di voti ottenuti dal professore Crisci – dimostra chiaramente che la gran parte degli elettori che mi avevano onorato del loro voto, nella seconda tornata hanno orientato la loro preferenza sul professore Crisci. Nel caso del professore Crisci il dato numerico elettorale è chiaro essendo la somma dei docenti dei dipartimenti che supportano la sua candidatura. Per qualche candidato, invece, non è chiaro da quali aree arrivino i voti. Ho votato Crisci e ho dato indicazione di voto per lui perché ha inserito nel suo programma importanti passi del mio, quali trasparenza, research university e riportare il campus al centro della vita culturale dell’ateneo».
Maiolo, che avrebbe votato per lei al primo turno, adesso avrebbe votato per Maggiolini. Come si spiega questa “strategia”?
«Ringrazio il professore Maiolo per avermi votato al primo turno. Per quanto riguarda il suo avvicinamento al professore Maggiolini, probabilmente è dovuto ad affinità di veduta su alcuni punti del programma. In ogni caso forse sarebbe opportuno rivolgere direttamente al professore Maiolo la domanda».
Si aspettava questi risultati?
«Il risultato per Crisci era scontato alla luce del primo turno. La suspence era soltanto per il secondo classificato visto che i professori Cersosimo e Maggiolini al primo turno erano arrivati appaiati».
Perché ha deciso di tirarsi fuori?
«I risultati del primo turno elettorale dicevano con evidenza che il mio programma non aveva ricevuto un numero di consensi tali per darmi la forza di proseguire nella corsa al rettorato. Dopo essermi consultato con gli amici che avevano supportato dal primo istante la mia candidatura, ho deciso che era preferibile ritirarmi dalla competizione elettorale».
Quale è stata secondo lei la proposta migliore (non tra le sue) e la peggiore dei programmi elettorali?
«Vede, quando si scrive un programma elettorale, forse sbagliando, si è portati a pensare di aver tenuto in considerazione tutti gli aspetti importanti. Ci si accorge nel seguito che così non è stato. Mi sono accorto solo troppo tardi di aver dato poca enfasi alla dispersione degli studenti che abbandonano l’università dopo l’iscrizione, dovevo insistere maggiormente sull’accompagnamento in itinere».
Ha ricevuto pressioni (ad esempio dalla politica) per dirottare i suoi voti?
«Assolutamente no, non ho ricevuto nessuna pressione né dall’interno dell’università e neppure dall’esterno».
Faccia una previsione chi sarà il nuovo rettore. Tolto lei dai giochi, chi avrebbe voluto come Magnifico?
«Alla luce dei risultati del primo e secondo turno azzardo la previsione di una vittoria del professore Crisci, che, come ho già avuto modo di dichiarare, dopo il mio ritiro, è il candidato da me sostenuto per la corsa al rettorato».
Che cosa vuole chiedere al nuovo rettore come impegno e promessa per il futuro dell`Università della Calabria?
«Che operi per trasformare l’Unical in una research university e che instauri delle procedure amministrativo-gestionali che rendano trasparente l’iter dei processi decisionali passando, anche, attraverso un ricambio dei vertici gestionali».

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