GIOIA TAURO «Per Antonino De Masi si apre la strada della giustizia reale. Lo scorso 17 luglio era stato nostro ospite alla Camera e lì, in conferenza stampa, aveva raccontato la sua storia, con il silenzio di tanti media». È il commento della deputata Cinque Stelle Dalila Nesci, appresa la notizia di un anticipo del mutuo statale all`imprenditore calabrese, piegato dall`usura di tre banche riconosciuta in Cassazione. Nonostante 14 sentenze amministrative favorevoli, lo Stato non aveva erogato il beneficio a De Masi, in attesa di risarcimento dalle banche. La parlamentare ricorda come «oggi poteva essere l`ultimo giorno di lavoro per i 101 dipendenti di De Masi, ma lo abbiamo evitato. Grazie alla caparbietà dell`uomo, che non si è lasciato intimorire dalla criminalità bancaria e mafiosa, si è preservato tanto lavoro onesto e pulito. Per la Calabria è un risultato straordinario».
La parlamentare grillina ripercorre le tappe della vicenda dell`imprenditore della Piana: «Ci eravamo preoccupati tanto per la terribile intimidazione a De Masi dello scorso aprile, avvenuta con il linguaggio ‘ndranghetista del kalashnikov. Poi la solidarietà delle istituzioni, ma il conto aperto con lo Stato era altro e la vicenda nasceva dal riconoscimento dell`usura commessa dalle banche. Lo Stato doveva sostenere l`imprenditore ma tardava da anni, un fatto inconcepibile. Voglio ricordare, per amore di verità, che la sottoscritta presentò un`interrogazione parlamentare sui crimini bancari firmata da altri 61 deputati Cinque Stelle. Un atto di denuncia delle gravi anomalie del sistema bancario, a partire dalla vigilanza di Banca d`Italia, centrato proprio sul caso De Masi».
«In altri termini – spiega la deputata – il Movimento 5 Stelle ha portato in parlamento il problema della tutela del risparmio, di fatto inesistente, finora nell`indifferenza dello Stato». (0040)
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