Il principale ostacolo alla crescita economica della nostra regione non è legato esclusivamente al gap infrastrutturale, ma alla mancanza del rispetto delle regole e soprattutto alla pervasività della criminalità organizzata che impedisce al sistema imprenditoriale calabrese di poter competere ad armi pari sul mercato interno e nei contesti internazionali. Un freno allo sviluppo che, in un periodo di recessione come quello che stiamo vivendo, rischia di mettere per sempre all`angolo la nostra regione facendola precipitare ancor di più sotto la soglia della povertà. Per questo l`illegalità diffusa ormai in tutti i gangli degli apparati amministrativi pubblici e privati e la presenza asfissiante delle `ndrine costituisce una palla al piede per la nostra economia. A ricordarcelo è Andrea Monorchio, diciassettesimo Ragioniere generale dello Stato che in una lunga intervista al nostro settimanale considera appunto la presenza delle `ndrine e del malaffare la maggiore causa dei ritardi accusati dalla nostra regione. È l`uomo, nativo di Reggio Calabria, che per tredici lunghi anni ha retto una delle strutture più delicate del Paese che invita le istituzioni a «investire in legalità» per permettere alla Calabria di uscire dal baratro della decrescita economica. Una posizione condivisa da esperti ascoltati su questo numero del nostro settimanale.
Il servizio completo, “La palla al piede”, a firma di Roberto De Santo, Pablo Petrasso ed Eduardo Meligrana, è sul numero 109 del Corriere della Calabria, in edicola fino al prossimo 25 luglio
x
x