Clan padroni a Marina di Gioiosa Dieci anni all`ex sindaco Femia

LOCRI L`ex sindaco di Marina di Gioiosa Jonica, Rocco Femia, condannato a dieci anni, un suo ex assessore, Vincenzo Ieraci, a nove anni. Sono solo due delle diciannove condanne inflitte oggi dal tribunale di Locri nell`ambito del processo per l`operazione “Circolo Formato”. Al centro dell`inchiesta il presunto controllo della cosca Mazzaferro sulle attività dell`amministrazione comunale. Tra le pene decise dai giudici, la più pesante è stata nei confronti di Domenico Agostino che dovrà scontare 21 anni di carcere. Otto, invece, le persone assolte. Complessivamente i giudici del Tribunale di Locri hanno emesso condanne per complessivi 204 anni e tre mesi contro una richiesta della Dda di Reggio Calabria di 369 anni e 6 mesi. Tra i reati contestati, a vario titolo, associazione mafiosa, traffico di droga e turbativa d`asta.

L`INCHIESTA
L`impostazione impressa all`indagine dal procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, e dall`allora sostituto procuratore Maria Luisa Landa ha retto all`analisi del collegio giudicante. L`inchiesta radiografò tutta la campagna elettorale che portò Marina di Gioiosa Jonica al voto nell`aprile del 2008, portando alla luce un contrasto “politico” tra le cosche del paese. I Mazzaferro avrebbero preferito candidare Femia (che fu, in effetti, eletto), gli Aquino, invece, avrebbero gradito la scelta di un candidato diverso. Quei contrasti furono registrati dalle cimici degli investigatori, con tanto di reazioni di gioia al momento della vittoria da parte del prescelto. Secondo la Dda, dunque, il legame tra il clan e l`amministrazione era strettissimo. Tant`è che, insieme a Femia, finirono in carcere anche tre assessori: Rocco Agostino (Politiche sociali, punito con 7 anni di carcere), Vincenzo Ieraci (Ambiente, dovrà scontare 9 anni e 4 mesi) e Francesco Marrapodi (Lavori pubblici, non presente in questo stralcio). Politica, appalti e anche `ndrangheta old style finirono nei brogliacci. Il nome dell`operazione, infatti, trae origine dal rituale di affiliazione documentato dalle indagini: i picciotti venivano inseriti in un “circolo formato”.

LE CONDANNE
Queste le condanne disposte dal collegio (tra parentesi le richieste dell`accusa): Cosimo Agostino 14 anni e 3 mesi (15); Domenico Agostino 21 anni (30); Fabio Agostino 17 anni (30); Francesco Agostino 6 anni (9); Giuseppe Agostino 7 anni (8); Massimiliano Agostino 7 anni (8); Rocco Agostino 7 anni (8); Vincenzo Agostino 9 anni e 6 mesi (10); Giuseppe Aquino 1 anno e 6 mesi (2); Franco Avenoso 2 anni (3); Rocco Femia 10 anni (12); Francesco Ieraci 15 anni e 6 mesi (24); Vincenzo Ieraci 9 anni e 4 mesi (8); Salvatore Larosa 1 anno e 6 mesi (4 e 6 mesi); Ernesto Mazzaferro 18 anni (24); Francesco Salvatore Mazzaferro 15 anni (15); Rocco Piero Mazzaferro 11 anni (12); Nicola Pignatelli 13 anni e 6 mesi (15); Giuseppe Tuccio 18 anni e 2 mesi (27). Assolti, invece, Giuseppe Coco, Salvatore Lucà, Gianluca Manno, Vincenzo Mazzaferro, Arturo Mittica, Vincenzo Primerano, Giuseppe Sfara e Daniele Tassone. (0020)