REGGIO CALABRIA Il consiglio regionale prova ad arginare la crisi che attanaglia l’Italcementi di Vibo Marina. Nel corso della seduta di oggi è stato infatti approvato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale ad adottare ogni iniziativa utile per «favorire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali dello stabilimento». La “vertenza Italcementi” ha animato la discussione in Consiglio, che si è conclusa con il via libera al provvedimento presentato da Pietro Giamborino (Pd). Sul punto, è intervenuto anche il capogruppo democrat Sandro Principe, che ha fatto riferimento alle sue esperienze da sottosegretario al Lavoro. «Il ministero del Lavoro – ha spiegato – era come una sorta di “pronto soccorso” dove arrivavano ammalati di tumore e si riusciva appena a curarli con una aspirina. Spesso – ha aggiunto rivolto alla maggioranza – avete detto peste e corna della Prima Repubblica, nel corso della quale in Calabria abbiamo avuto non solo Italcementi, ma l’Eni, e Snam Progetti». Per Principe la Regione deve darsi una mossa e sollecitare i tavoli prefettizi e quelli romani su Italcementi e pensare «ad altre trattative per portare l’Anas, a un tavolo con Italcementi per la fornitura di cemento ai suoi cantieri in Calabria. Solo così si potrebbe assicurare una ripresa produttiva dello stabilimento di Vibo Marina che consenta di superare questo periodo di crisi congiunturale». Secondo Nicola Adamo (Pd) la questione Italcementi è «emblematica del declino dello sviluppo economico ed industriale del Mezzogiorno. Un’area oggi senza prospettive di crescita e di produttività. Una vertenza che sta dentro le scelte di politica industriale dei grandi gruppi, nell’ambito di una crisi internazionale che viene gestita a tutto danno della Calabria».
Ma a prendere la parola è stato anche l’assessore al Lavoro vibonese Nazzareno Salerno, che ha illustrato le iniziative in corso «per impedire un danno enorme per la nostra Regione. Resta fermo un fatto: la Regione è disponibile al dialogo, e si impegna a mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari per abbattere il costo del lavoro, e favorire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. È la sola cosa che possiamo fare, anche se il discorso che porta avanti Italcementi è di più ampia portata. Il principale obiettivo è quello di dare continuità a questi lavoratori».
GLI ALTRI PROVVEDIMENTI Nel corso della seduta sono state anche approvate le modifiche alla legge sulla caccia. Il testo è stato presentato da Candeloro Imbalzano e Alessandro Nicolò.
Licenziata anche l’adozione della revisione del Psr Calabria 2007-2013, già approvata dalla Commissione Europea. Disco verde, inoltre, per la proposta di legge per la tutela della sicurezza e della qualità del lavoro presentata dal consigliere Giuseppe Giordano (Idv).
Approvati il bilancio di previsione dell`Aterp (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica) della provincia di Crotone e quello dell`Arcea (Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura) per l`anno finanziario 2013 e pluriennale 2013-2015».
Il Consiglio ha poi detto sì al nuovo regolamento interno del Cal (Consiglio delle autonomie locali), al progetto di legge per l’utilizzo dei lavoratori lsu/lpu riammessi nel bacino regionale e non ancora utilizzati e al «riconoscimento formale dei soggetti responsabili patti territoriali e promotori contratti d`area calabresi quali agenzie di sviluppo locale». (0090)
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