RENDE Si è svolto a Rende, l`incontro del gruppo del Partito democratico nel consiglio regionale con i responsabili confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil, presenti con autorevoli esponenti, e con le altre rappresentanze del Sistema sanitario calabrese, compresa l`Intersindacale della dirigenza medica e non, per una comune valutazione sul Piano Operativo 2013/2015. I lavori della riunione, a cui hanno partecipato anche i consiglieri Scalzo, Naccari Carlizzi, Franchino, Giamborino, Guccione e Pacenza, sono stati introdotti dal Presidente dei democratici a Palazzo Campanella, Sandro Principe, che ha prioritariamente spiegato i motivi che hanno indotto il gruppo a convocare il tavolo di confronto. «Vogliamo mettere in piedi – ha spiegato Principe – un approfondimento ed un confronto sul Sistema sanitario calabrese, per elaborare, in tempi rapidi, un documento condiviso, che affronti con serietà e rigore le problematiche del settore, da proporre al tavolo istituzionale e su cui ricominciare una dura battaglia».
«E` seguito un articolato dibattito, al quale – è scritto in una nota – hanno dato un contributo tutti i consiglieri regionali del Pd presenti, che hanno evidenziato come il commissariamento del comparto, pervicacemente perseguito dal presidente Scopelliti, non ha risolto i problemi atavici della sanità; al contrario, in questi anni si sono aggravate le criticità, è aumentata la fiscalità a carico dei calabresi. Inoltre, il commissariamento ha sconvolto ogni meccanismo democratico e rappresentativo, perché di fatto il consiglio regionale è stato esautorato da tutte le decisioni, né il sistema delle Autonomie Locali è stato mai consultato».
«Entrando – è aggiunto nella nota – nel merito delle questioni, i consiglieri del Pd, si sono anche soffermati sulla riorganizzazione delle rete ospedaliera, che ha portato alla desertificazione delle periferie ed ad un contestuale affollamento delle strutture cosiddette Hub; la situazione finanziaria è ancora drammatica, con Kpmg, che non riesce a quantificare il debito, per cui al Tavolo Massicci ed ai Sub commissari arrivano dati non esatti. Le uniche economie registrate sono da attribuire alla riduzione della spesa riguardante i dipendenti, per i pensionamenti non sostituiti da nuova forza lavoro per il blocco del turnover, ed alla riduzione della spesa farmaceutica grazie al lavoro svolto dalla Stazione unica appaltante, che, a parere di Sandro Principe, dovrebbe essere potenziata e maggiormente valorizzata».
«Chiarezza, hanno poi invocato i democratici, con riferimento – prosegue la nota – alla costruzione dei quattro nuovi nosocomi ed al futuro degli ospedali di confine e di montagna, in particolar modo per le strutture sanitarie di Trebisacce e Praia a Mare, in merito alla chiusura delle quali, grazie all`impegno del Pd, delle popolazioni e delle istituzioni locali, Scopelliti è stato invitato dal Massicci a fare marcia indietro. Numerosi i rappresentanti sindacali che hanno accolto l`invito dei democratici e che hanno partecipato al dibattito, ritenuto costruttivo ed assai positivo, dando massima disponibilità alla stesura di un documento finalizzato a riformulare il Piano operativo 2013/2015 che, si sono augurati i sindacalisti, possa essere tenuto in considerazione anche dal centrodestra. I rappresentanti sindacali, nel corso dei loro interventi, hanno parlato di una sanità allo sbando, che non tutela il diritto alla salute dei cittadini. Per il sindacato, è necessario mettere in campo politiche di contenuti e non solo ragioneristiche, puntando sulla medicina territoriale, che oggi vive una crisi mai vista prima, costruendo una rete sanitaria efficace ed equilibrata nella regione e, soprattutto, garantendo i Livelli Essenziali di Assistenza».
Per i sindacalisti, inoltre, occorre «istituire un tavolo con il Governo nazionale per ripristinare il turnover e predisporre, di concerto con le Università, un piano straordinario di formazione e di riqualificazione per le professioni sanitarie. Tra i drammi più grandi, evidenziati dai rappresentanti sindacali, v`è quello del personale, per il quale, è stato affermato, non si tutelano neanche i meccanismi di mobilità. Tutti consapevoli che i problemi da affrontare sono enormi ed i nodi da sciogliere tantissimi, si è convenuto che entro la prima decade di settembre i rappresentanti sindacali faranno pervenire al presidente Principe le loro valutazioni, considerazioni e proposte. I democratici entro il mese di settembre promuoveranno un incontro, a cui inviteranno a partecipare, oltre gli esponenti sindacali, anche i rappresentanti delle istituzioni locali, per sottoporre al confronto le loro idee progettuali per il Piano operativo».
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