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Porto di Gioia, Censore: Rfi dimostra un disinteresse sconcertante

GIOIA TAURO C`è uno sconcertante disinteresse di Rfi nei confronti della Calabria. Questa in sintesi la posizione del deputato del Pd, Bruno Censore che attacca frontalmente i vertici dell`azienda …

Pubblicato il: 09/08/2013 – 19:00
Porto di Gioia, Censore: Rfi dimostra  un disinteresse sconcertante

GIOIA TAURO C`è uno sconcertante disinteresse di Rfi nei confronti della Calabria. Questa in sintesi la posizione del deputato del Pd, Bruno Censore che attacca frontalmente i vertici dell`azienda che gestisce il sistema ferroviario del Paese. Soprattutto per ciò che attiene la vicenda del gateway di Gioia Tauro che sarebbe l`esempio, secondo Censore, di questo lassismo di Rfi per la nostra regione definito «un dato oggettivo, inoppugnabile e, quindi, indiscutibile». I lavori per la realizzazione del gateway, chiarisce l`esponente Pd «sarebbero dovuti partire a inizio 2012 e che invece stentano a decollare. Giova ricordare, infatti, che il bando è stato pubblicato a fine 2012 ed è andato a vuoto per ben due volte, compromettendo, così, e si spera non definitivamente, la prospettiva per la quale il porto di Gioia Tauro doveva diventare un corridoio intermodale comunitario». «Ricordare che l’Autorità portuale – sottolinea in una nota Censore – è il soggetto attuatore del gateway non esenta Rete ferroviaria italiana dalle proprie responsabilità. Ai vertici di Rfi voglio ricordare che la mancata realizzazione di un gateway integrato al sistema ferroviario nazionale – obiettivo per il quale si era impegnata firmando, nel settembre 2010, l’Accordo di programma quadro per il “Polo logistico intermodale del porto” – rischia di compromettere un intervento indispensabile per il decollo dell’intera area, precludendo a Gioia Tauro di attrarre nuovi investimenti e di non essere più, quindi, un porto destinato soltanto all’attività di transhipment». «Inoltre – aggiunge – sempre la mancata realizzazione di un gateway integrato al sistema ferroviario renderebbe inutili, ai fini del rilancio e della competitività dello scalo, gli altri interventi, previsti nel documento programmatico sottoscritto dai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione Università e Ricerca, da Rfi, Regione Calabria, Autorità portuale e Consorzio per lo sviluppo industriale di Reggio Calabria, che mirano al potenziamento del sistema bi-modale ferro/nave del Porto di Gioia Tauro, da realizzare appunto attraverso l’Apq, di cui Rete ferroviaria italiana risulta soggetto attuatore di ben cinque interventi, per quanto concerne il settore di intervento denominato “Infrastrutturazione a terra”, per un impegno complessivo pari ad euro 291.500.000».  Un Apq che, denuncia, infine, Censore «sta registrando tantissimi ritardi, se è vero come è vero, stando ai dati diffusi al termine del VII Comitato di Sorveglianza Por Calabria-Fers, che sulla base delle comunicazioni dei soggetti attuatori, registra impegni per euro 151.403.032,96 e somme erogate per euro 92.384.223,85, che corrispondono, rispettivamente, a quote percentuali di avanzamento pari a circa al 33%, per quel che concerne gli impegni, e 20%, per quel che riguarda la spesa». (0090)

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