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Premio "Ambiente e legalità" alla Lanzetta e a De Masi

ROMA Sono tredici i difensori della legalità contro l`ecomafia e la criminalità organizzata premiati da Libera e Legambiente nella IX edizione del premio “Ambiente e legalità” nell`ambito di Festam…

Pubblicato il: 10/08/2013 – 16:27
Premio "Ambiente e legalità" alla Lanzetta e a De Masi

ROMA Sono tredici i difensori della legalità contro l`ecomafia e la criminalità organizzata premiati da Libera e Legambiente nella IX edizione del premio “Ambiente e legalità” nell`ambito di Festambiente, il festival nazionale di Legambiente che si tiene in Maremma, a Rispescia (Gr) fino al 18 agosto. «Un`economia che non conosce la parola recessione – commenta, in una nota, Enrico Fontana, coordinatore Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente – con fatturati che si alimentano con il quotidiano, sfacciato e sostanzialmente impunito saccheggio di risorse, da quelle naturali ai rifiuti, capace di garantire un giro d`affari che nel 2012 viene stimato da Legambiente in 16,7 miliardi di euro». In 20 anni, afferma Legambiente, sono stati 537.575 i reati ambientali accertati con 399.998 persone denunciate e arrestate e oltre 130mila sequestri effettuati. Il 44,2 % delle infrazioni sono concentrate nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa: 758.741 case abusive realizzate.
A ricevere il premio di Libera e Legambiente sono stati: Maria Carmela Lanzetta, già sindaco di Monasterace (Reggio Calabria) per il coraggio, il senso di responsabilità e lo spirito civico con cui ha assolto il suo compito di primo cittadino del Comune di Monasterace, esponendosi anche a gravi rischi personali; Federico Bisceglia, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Napoli per il continuo lavoro svolto, da ultimo presso la Procura della Repubblica di Brescia nella tutela dell`ambiente, e nel contrasto alle varie forme di criminalità ambientale, anche di tipo mafioso. L`ammiraglio Domenico De Michele, direttore marittimo della Sicilia Orientale delle Capitanerie di porto per l`importante attività di controllo in materia di tutela degli ecosistemi marini e costieri e di contrasto dei fenomeni illegali, dalla pesca di frodo, alla gestione illegale dei rifiuti e all`abusivismo edilizio. Premiati anche Giovanni Corbetta, direttore della società consortile Ecopneus per l`impulso dato alla filiera del recupero e riciclo dei penumatici fuori uso; Flavio Zanini, comandante interregionale dell`Italia Nord-Orientale della Guardia di finanza per l`attività di controllo e le importanti inchieste condotte dal comando regionale della Guardia di finanza del Veneto, sia in materia di traffico e smaltimento illegale di rifiuti con annessi fenomeni di frode, Giacomo Di Girolamo, direttore del quotidiano online Marsala.it per l`ottimo lavoro giornalistico svolto da tutta la redazione, in particolare sui temi dell`aggressione al territorio e della legalità nella provincia di Trapani. Premiati anche: la Direzione investigativa antimafia per l`importante lavoro di analisi e di inchiesta relativo agli interessi delle organizzazioni mafiose nella gestione illegale dei rifiuti e negli appalti per la realizzazione di opere pubbliche; Emanuele Feltri, agricoltore biologico a Paternò (Catania) per la sua attività d`imprenditore che ha scelto di puntare su uno sviluppo sostenibile dell`agricoltura e di resistere contro ogni forma di violenza e intimidazione criminale; Sergio Costa, comandante provinciale del Corpo forestale di Napoli, per l`intensa attività d`indagine, svolta in particolare nel corso del 2012 nella “terra dei fuochi“, che ha portato al sequestro di discariche abusive di rifiuti pericolosi con l`inquinamento di pozzi d`acqua utilizzati per l`irrigazione di terreni agricoli. Infine, premiati anche il settore Politiche ambientali della provincia di Venezia per le pratiche amministrative innovative, come il Tavolo interforze per i controlli ambientali; Piero Vincenti, comandante del Noe di Milano comando tutela ambiente, Arma dei carabinieri per le inchieste relative alle infiltrazioni della `ndrangheta nello smaltimento illegale dei rifiuti in Lombardia che hanno portato all`esecuzione di diverse ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori ritenuti appartenenti a famiglie mafiose. E ancora, Antonino De Masi, imprenditore titolare della “De Masi Costruzioni” a Rizziconi, nella piana di Gioia Tauro per il coraggio e la determinazione dimostrati nella denuncia dei fenomeni estorsivi da parte della `ndrangheta e per l`alto senso di eticità manifestato nel suo modo di intendere il lavoro d`impresa; il vice questore aggiunto Claudio D`Amico, comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di Arezzo per l`attività di indagine e repressione dei traffici illegali di rifiuti in provincia di Arezzo. (0090)

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