GRISOLIA Forse i bagnanti dell`Alto Tirreno cosentino non avevano tutti i torti, quando hanno bloccato – per protesta contro il mare sporco – la statale 18. Poche righe di un comunicato stampa diffuso questa mattina dall`Arpacal confortano i loro timori: «I valori di escherichia coli dei campioni d’acqua di mare prelevati nei pressi della foce del torrente Fiumicello che si trova al confine tra Grisolia e Santa Maria del Cedro (CS) sono superiori rispetto a quelli stabiliti dalla normativa sulla balneazione». L`allarme, comunque, secondo quanto specificato dall`Arpacal nel pomeriggio, riguarderebbe soltanto il Comune di Grisolia, perché la foce del torrente ricade interamente nel suo territorio.
Dalle parti di quel torrente dovrebbe essere vietato fare il bagno, spiega Edoardo Fiorino, dirigente del servizio tematico Acque del dipartimento provinciale di Cosenza dell`Arpacal: «Ciò dovrebbe determinare un provvedimento da parte del sindaco della cittadina tirrenica cosentina di interdizione della “balneazione alla foce del torrente e nel tratto di mare strettamente limitrofo”». I referti delle analisi sono arrivati ieri, mentre i tecnici si erano attivati domenica pomeriggio, insieme con la Guardia costiera di Diamante, dopo le segnalazioni che stanno giungendo al numero verde 800.331929 dell’Arpacal.
Da diversi giorni, infatti, giungono allarmi su presunte emergenze ambientali nel tratto di costa che interessa i comuni di Diamante, Santa Maria del Cedro, Grisolia e Scalea. Nella gran parte dei casi si è trattato di proliferazione algale. Nello specifico degli interventi del 18 agosto scorso, dopo i campionamenti delle acque superficiali del fiume Abatemarco e del torrente Fiumicello, ed a conclusione dell’attività di analisi di laboratorio si è accertato il superamento dei valori per il torrente Fiumicello, mentre valori nella norma per l’Abatemarco.
«Questo caso specifico – ha commentato il direttore scientifico dell’Arpacal, Oscar Ielacqua – dimostra l’efficacia dell’iniziativa Sos Pronto Intervento per il Mare; a fronte di numerose segnalazioni, che spesso ci portano in questi giorni a refertare la presenza di mucillagini o proliferazioni algali, riusciamo anche, e questo solo grazie alle indicazioni dei cittadini, a individuare vere emergenze per la salute dei bagnanti e per l’ambiente». (0020)
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