Posta sotto sequestro un’attività abusiva di produzione di conserve vegetali a Lamezia Terme. Gli operatori addetti al controllo ufficiale degli alimenti e bevande dell’Asp di Catanzaro, in sinergia con la Compagnia carabinieri di Lamezia Terme, hanno messo fine a una produzione abusiva di conserve vegetali sottolio e sottaceto che, in spregio alle più comuni norme di igiene e sicurezza alimentare, sottoponeva a trasformazione prodotti vegetali che poi finivano sulle tavole degli ignari cittadini di Lamezia Terme e del comprensorio.
Secondo quanto riferisce una nota dell`Azienda sanitaria, lo stabilimento sede della produzione, che si trova in via Dario Leone in contrada Richetti, era in pessime condizioni di degrado strutturale e con evidenti segni di sporcizia su pavimenti, pareti e piani di lavoro, alcuni semilavorati, in salamoia e non, erano scaduti, alcune materie prime erano collocate all’esterno del manufatto in cattivo stato di conservazione, le lavorazioni non seguivano criteri e processi di igiene alimentare e non è stata esibita alcuna documentazione riguardante le procedure di autocontrollo e la provenienza delle materie prime ai fini della rintracciabilità. In particolare, i tecnici della prevenzione del servizio Igiene alimenti e nutrizione di Lamezia Terme e i carabinieri hanno rinvenuto e posto sotto sequestro 180 fusti di circa 200 kg ciascuno contenenti semilavorati di peperoni, melanzane e olive in salamoia, 11 sacchetti di pane grattugiato di circa 10 kg cadauno e scatole di olive nere provenienti da paesi esteri con etichetta in lingua straniera.
Durante la perlustrazione è stata rinvenuta anche la presenza di un roditore che girava indisturbato nel locale. Il locale e i prodotti sono stati posti immediatamente sotto sequestro e il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
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