«Due notizie nelle ultime 48 ore, seppur diverse per natura, consistenza e valore, certificano nuovamente come il sistema agricolo e agroalimentare sia una risorsa da sostenere e valorizzare ma anche e soprattutto da difendere». È quanto afferma, in una nota, Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria esprimendo «il proprio convinto apprezzamento per il lavoro delle forze dell`ordine e dell`Asp di Catanzaro che ha portato al sequestro, a Lamezia Terme, di un`attività abusiva per la produzione di conserve vegetali in condizioni igienico-sanitarie pessime. Parimenti – prosegue Statti – esprimiamo il più convinto sostegno all`importante operazione che ha portato il Corpo forestale dello Stato a sequestrare, in un`area cruciale per l`agricoltura calabrese, 500 tonnellate di succo d`arancia contraffatto». «Come da più tempo ribadiamo – sostiene ancora il presidente di Confagricoltura Calabria – l`azione delle forze dell`ordine, i sequestri e i procedimenti a carico di imprenditori che non rispettano le rigorose leggi sulla sicurezza alimentare e sulla tracciabilità delle produzioni sono un contributo di assoluto valore per la sana imprenditoria agricola calabrese. In particolare va detto che il contrasto di attività come quelle stroncate oggi a Rosarno aiuta un contesto territoriale ancora fortemente legato in termini di volumi produttivi ed economici alla produzione agrumicola; su Rosarno e sugli agrumi infatti siamo chiamati a una responsabile riflessione, che deve essere lontana da sin troppo facili e demagogiche impostazioni, per tutelare al massimo la produzione agrumicola ma allo stesso tempo avviare per profonda azione di rigenerazione e riconversione colturale di cui quel territorio ha bisogno. Quando la redditività delle produzioni crolla, infatti, è estremamente facile che sulle spalle del made in Italy si percorrano spericolati e deprecabili percorsi di contraffazione». (0050)
x
x