Il Pd riparte da Gioia Tauro

GIOIA TAURO Far ripartire Gioia Tauro cercando nuove soluzioni per ridurre i rischi ambientali. È stato questo il tema al centro del convegno “La rigenerazione urbana e lo sviluppo sostenibile della Piana di Gioia Tauro”, celebrato a Polistena. Sono state le riflessioni dell`ex assessore regionale all`Ambiente Silvio Greco ad aprire la discussione. Il docente universitario ha rimarcato la pesante assenza di una governance ambientale in Calabria. A suo parere, l`esempio del porto di Gioia Tauro illustra bene le ricadute ambientali subite dal territorio senza i necessari benefici che l`insieme di buone politiche potrebbe produrre. A cominciare dalle produzioni agricole,  «che sono zavorrate dal rischio ambientale e dalla concentrazione di impianti di incenerimento, di fattori di rischio ambientale, dal mancato mantenimento efficiente ed efficace degli ecosistemi naturali». Per Greco é inutile parlare ancora di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti quando dopo oltre tre anni di governo, il centrodestra non è riuscito a realizzare nessuna nuova discarica e ad attuare un sistema di raccolta differenziata efficiente. L`ex assessore stigmatizza poi il tentativo di scaricare sui sindaci «il fallimento totale delle politiche per i sistemi di depurazione che tanto hanno penalizzato non solo la stagione turistica ma anche la qualità della vita e della salute dei calabresi».
Per Consuelo Nava, candidata alla Camera per il Pd alle ultime Politiche e docente universitaria, confrontarsi su questi temi significa riflettere sulla necessità di ripensare la Calabria guardando ai suoi luoghi attraverso il recupero della qualità della vita. «Occorre pensare – ha detto – a una città dei servizi, prima che degli eventi, che restituisca le responsabilità della gestione strutturale e strategica del territorio. Rigenerare significa dedicarsi ai luoghi e agli abitanti attraverso la valorizzazione dei ruoli e della competenza, ma anche quella dell`agorà». Secondo Nava, «non possiamo legare lo sviluppo della Piana soltanto al porto, perché se il porto fallisce, fallisce l`intero territorio.
Per il consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi, che ha chiuso il convegno polistenese, «la rigenerazione urbana sarà la questione su cui nei prossimi anni gli amministratori dovranno lavorare, anche perché il Parlamento europeo ha destinato una quota significativa del proprio bilancio consentendo ai Comuni di accedere ai fondi senza l`intermediazione delle Regioni». Il rappresentante democrat ricorda come la Regione Calabria potrebbe incrementare il fondo «utilizzando parte del proprio avanzo di amministrazione che ammonta a oltre 5 miliardi di euro».
Naccari insiste e ribadisce come nella Piana si assista all`assenza «di politiche di governance ambientale unite all`inadeguatezza di interventi specifici per l`utilizzo delle strutture produttive come il porto di Gioia. Non si è a conoscenza del reale impatto dei fattori di rischio e tutto ciò penalizza il sistema produttivo e l`agricoltura in particolare». «Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è quello di cambiare metodo e qualità all`azione di governo regionale. Vogliamo misurare le politiche pubbliche perché teniamo al futuro della Calabria, vogliamo invertire la decrescita demografica e non siamo interessati a una bieca propaganda che è interessata solo alla gestione del potere e degli affari. Su questo costruiremo la nostra proposta di governo per le prossime elezioni regionali». (0040)