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Festival della Lyra, il Mediterraneo è a Spilinga

SPILINGA Dalla Calabria alle sponde del Mediterraneo, un viaggio interculturale attraverso il suono di un antico strumento: la “Lyra”, introdotta dall’Impero bizantino in tutti i principali paesi d…

Pubblicato il: 02/09/2013 – 12:52
Festival della Lyra, il Mediterraneo è a Spilinga

SPILINGA Dalla Calabria alle sponde del Mediterraneo, un viaggio interculturale attraverso il suono di un antico strumento: la “Lyra”, introdotta dall’Impero bizantino in tutti i principali paesi del Mediterraneo intorno all’anno mille. Il “Festival internazionale della Lyra del Mediterraneo” manifestazione culturale-musicale promossa dal Comune di Spilinga e dall’Associazione culturale “Lirabattente”, ai quali si aggiunge l’Icre (Istituto culturale per le relazioni euromediterranee) con sede a Spilinga, si svolgerà oggi, lunedì 2 settembre, dalle ore 20, con una serie di iniziative legate proprio all’antico strumento ritornato in auge, grazie anche al successo della musica popolare calabrese. E quale massimo rappresentante di questo genere, ormai attrattore del grande pubblico anche in campo nazionale, per la quarta edizione di un giovane Festival lanciato anno dopo anno verso una crescita costante ed entrato già nei grandi circuiti vedrà quale ospite principale i “TaranProject” di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea, espressione di questo articolato linguaggio musicale esprimendosi attraverso i suoni antichi ritmi e strumenti della tradizione calabrese, anche attraverso il suono della Lyra, suonata appunto dallo stesso Cavallaro e dallo stesso Papandrea, autentici eredi di un passato favoloso ma anche testimoni di un presente vivo e in espansione, proiettando la tarantella calabrese nella musica etnica europea contemporanea senza tradirne le origini.
L’internazionalità dell’evento è proprio quella di accomunare come ogni anno per la quarta edizione, due Paesi con le proprie tradizioni musicali in un unico suono e che ha come finalità principali quelle di diffondere la conoscenza, l’uso ed il repertorio di questo antico strumento musicale, favorire gli scambi culturali-musicali tra diversi popoli dell’area del Mediterraneo e  promuovere e valorizzare la zona del Monte Poro, unica assieme all’area Locride della Calabria, dove un tempo si suonava la Lira calabrese. E così dopo le scorse edizioni con i gruppi ospiti dei “Methorios” provenienti dalla Grecia  e negli anni successivi con i croati “Kud Svetza Sela”, e l’anno scorso con la “Burdur Municipality Turkish Art Music band” proveniente direttamente dalla Turchia, in questa occasione ad esibirsi prima dei Taranproject, sarà il “Trio Vratca” rappresentante della Bulgaria, dove la Lyra ha assunto il nome di “Gadulka”. Ad accomunare e gemellare, infatti, le due esibizioni sarà proprio la “Lyra” originariamente lo stesso strumento musicale portato e diffuso dai Bizantini, che nel corso dei secoli ha subito delle trasformazioni ed è stato utilizzato in modo differente nei diversi paesi del Mediterraneo, oltre alla Calabria, in cui si adopera ancora oggi, nelle sue diverse varianti: appunto in Grecia (con il nome di Lyra), in Spagna (con il nome Rabel), in Turchia (Kemence), appunto in Bulgaria e in Croazia (dove ha assunto il nome di Lijerica). Il programma partirà alle 20 con l’apertura degli stands gastronomici e la mostra degli antichi strumenti a cura degli espositori locali. Seguirà alle 21 il concerto del gruppo bulgaro “Trio Vratca” e a seguire alle 22 il grande concerto dei Taranproject di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea.
Il Comune di Spilinga, volendosi caratterizzare come centro della “Cultura Mediterranea”, tra cucina, musica e scambi culturali, ha quindi sposato in pieno fin dall’inizio il progetto promuovendolo e sostenendolo accanto Franco Pontoriero, leader dell’associazione “Lirabattente” e direttore artistico. «Una carta d’identità che vuole caratterizzare un territorio ormai noto a livello internazionale per i suoi prodotti e per le sue tradizioni legati al mondo dell’enogastronomia – sottolinea il sindaco Franco Barbalace – questo territorio vuole candidarsi con una serie di iniziative come uno dei più autorevoli rappresentanti della cultura popolare di un’area specifica al centro del Mediterraneo. Da qui, una serie di iniziative tutte incentrate, quindi, sullo specifico obiettivo, da una scuola di cucina ancora in corso d’opera sulla dieta mediterranea, gemellaggi con i Paesi appartenenti a quell’area, e tra queste appunto anche il Festival della Lyra».
Un’idea condivisa in pieno con i cultori della musica popolare di cui tra questi un altro spilingese che ha fatto della storica tradizione un vero approfondimento con il suo gruppo musicale e la sua associazione culturale “Lirabattente”, Franco Pontoriero. «Diffondere la conoscenza, l’uso ed il repertorio di questo antico strumento musicale e favorire gli scambi culturali-musicali tra diversi popoli dell’area del Mediterraneo – dice infatti Pontoriero – è uno dei tanti obiettivi dell’iniziativa, oltre a voler  promuovere e valorizzare nella zona del Monte Poro, unica assieme all’area Locride della Calabria, dove un tempo si suonava la Lira calabrese, un punto di riferimento per questo antico strumento».
Obiettivi che in questi anni si stanno concretizzando e che stanno dando l’ennesimo contributo alla valorizzazione del territorio. (0070)

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